Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha partecipato ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, e nel corso del suo intervento ha colto l’occasione per commentare la revisione al ribasso delle previsioni sul Pil. La crescita italiana rallenta ma il Ministro sembra rimanere ancora ottimista sulla possibilità di riuscire ad ottenere risultati addirittura migliori delle ultime previsioni emerse. “Questa revisione del Pil che stimiamo possa arrivare allo 0,7 non ci cambia i numeri di finanza pubblica“.
Il titolare del Tesoro tiene a sottolineare che a pesare è anche la situazione geopolitica con le sue influenze sulle economie di tutta la Vecchia Europa. Infatti, “non è che qualcosa è andato storto, – spiega Giorgetti – è che il mondo purtroppo si è incamminato in una situazione molto complicata sotto il profilo geopolitico ed economico”. Nello specifico, l’Europa si trova ad affrontare “quell’onda” che si traduce in “riconversione industriale generata dalla transizione green e arrivata forte, forse prima del previsto e sta partendo dalla Germania a fare ahimé morti e feriti“.
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E’ anche vero che, in questo momento, si è tra i pochissimi in Europa a poter fare meglio delle promesse date. Effettivamente si tratta di uno scenario storicamente nuovo per l’Italia ma che contribuirà a riuscire a stupire gli altri osservatori internazionali. “E’ abbastanza singolare trovarci con noi che stiamo approvando il bilancio e francesi e i tedeschi che non saranno in grado di farlo“, riconosce il Ministro.
Mentre Giorgetti interviene ad Atreju, alla Camera è in corso in commissione Bilancio l’esame della legge Bilancio sulla quale le proposte di modifiche non sono mancate. Le prime indicazioni dai relatori riguarderebbero ad esempio le quote latte, di cui la Lega è portabandiera. Non mancheranno di certo ad arrivare altre proposte come conferma lo stesso Ministro.
Ires premiale
Infatti, starebbe per tagliare il traguardo, l’emendamento del governo sull’Ires premiale che dovrebbe vedersi passare in commissione sabato. “La logica dell’Ires premiale è che se tu imprenditore hai fatto degli utili e li tieni in azienda – sottolinea il ministro – ti facciamo lo sconto sulle tasse, un meccanismo apparentemente semplice che vogliamo semplice e aspettate tra sabato e domenica, qualcuno sarà costretto a fare nottata, vedrà la luce. Abbiamo lavorato e ci siamo arrivati“.
Le coperture, si inizierà con una dal valore di 400 milioni di euro, arriveranno dalle banche ma si tratta di contributi sui quali gli istituti non hanno esitato a manifestare la propria freddezza. Il governo, però, prosegue dritto sulla sua strada. Si spera inoltre che la platea coinvolta con gli industriali in pressing, sia il più ampia possibile.
Transizione 5.0
“Sugli investimenti volevo precisare che 4.0 non è scomparso se volete sapere quanto ho speso nel 2024 è molto più di quanto stanziato con 5.0“, ha precisato il ministro Giorgetti in riferimento ad un’altra misura in dirittura d’arrivo, ossia la Transizione 5.0. Si tratta di una norma che porta con sé “un regolamento complicato” che per essere definito ha necessitato di 3-4 mesi di lavoro. Ma nella giornata di ieri sarebbe arrivato “il beneplacito a modifiche che entreranno domani o dopodomani in una emendamento che la fa partire, la rende accessibile e anche cumulabile“.
Tra gli emendamenti depositati, è in arrivo un meccanismo per favorire la riscossione delle multe comminate agli allevatori prima della cancellazione delle quote latte. Intanto, sorge anche l’ipotesi di un prelievo sulle scommesse online così da sbloccare varie risorse che potrebbero essere destinate a infrastrutture sportive, come ad esempio finanziare la ristrutturazione degli stadi. Stando a quanto viene riferito però la scelta definitiva non è ancora stata compiuta, servirà difatti un ulteriore confronto nella maggioranza sulle opzioni in corso di valutazione.
Giorgetti: “L’industria è in picchiata“
Nel frattempo, sono state bocciate tutte le proposte studiate dall’opposizione, come il salario minimo legale. Ad ogni modo, “il problema è l’industria, la manifattura -contestualizza il titolare del Tesoro – i segnali sono in picchiata, ma il problema non è solo nostro. Questo è il tema dei temi cui dobbiamo dare una risposta“. Ha spiegato Giorgetti ad Atreju, rivendicando che il “governo italiano ha fatto una battaglia per due anni affinché nel nuovo sistema di governance economica europea gli investimenti avessero un trattamento privilegiato“. Nel corso dell’intervento del Ministro si è percepito il rammarico e il dispiacere del fatto che “tanti” hanno dato ragione alla maggioranza ma continuando così si rischia di arrivare “fuori tempo massimo“.
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