Tragedia del Natisone, la Procura chiude le indagini: accusa di omicidio colposo per 4 indagati

A dicembre scorso, la Procura di Udine aveva proceduto all'invio di avvisi di garanzia a tre vigili del fuoco della sala operativa e ad un infermiere del numero unico di emergenza 112, indagati per la morte dei 3 giovani che lo scorso 31 maggio sono stati trascinati via dal fiume in piena

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A sette mesi dalla terribile tragedia di Premariacco, che ha tolto la vita a tre giovani ragazzi – Cristian Molnar, Patrizia Cormos e Bianca Doros – rimasti travolti dalla furia delle acque del fiume Natisone, la Procura della Repubblica di Udine, che aveva proceduto all’invio di avvisi di garanzia a tre vigili del fuoco della sala operativa e ad un infermiere del numero unico di emergenza 112, ha formalizzato l’accusa nell’avviso di conclusione delle indagini.

I quattro operatori, mediante condotte colpose concorrenti, per imperizia, negligenza e imprudenza, hanno cagionato la morte dei tre ragazzi“, questa l’accusa prescritta nell’atto che procede per l’ipotesi di omicidio colposo. Il fascicolo, coassegnato al procuratore capo Massimo Lia e al sostituto procuratore Letizia Puppa, avrebbe, infatti, un focus specifico sulla modalità di gestione dei soccorsi e sui tempi di intervento in particolare.

Le indagini sulla tragedia, infatti, si sono concentrate sul personale che ha gestito il protocollo di emergenza, per comprendere se i soccorsi siano stati allertati nella maniera più adeguata. Nessuno dei vigili del fuoco che hanno tentato di salvare materialmente la vita dei tre ragazzi, anche sfidando le acque in piena del fiume Natisone, è rimasto coinvolto.

La tragedia nel Natisone

Tragedia del Natisone
Tragedia del Natisone

Lo scorso 31 maggio le tre vittime avevano deciso di recarsi a Premariacco, per passare una giornata immersi nella natura e nelle vicinanze del fiume Natisone. I tre volevano festeggiare Patrizia Dormos, che il giorno stesso aveva sostenuto e passato un esame all’Accademia delle Belle Arti di Udine. La giornata di celebrazioni e relax si è però trasformata in una tragedia. Forse per l’inesperienza, i giovani si sarebbero ritrovati a combattere con le acque in piena del fiume, spesso soggetto a questi fenomeni.

Le vittime, infatti, non avevano tenuto in considerazione le forti piogge che poco prima avevano colpito la zona e che potevano quindi aver ingrossato il fiume. Patrizia Dormos, compresa la pericolosità della situazione, avrebbe immediatamente allertato i soccorsi. Al loro arrivo, però, i giovani si trovavano in una situazione critica e complessa.

Nonostante i tentativi dei vigili del fuoco, i ventenni sono stati uno ad uno trascinati via dalle acque ed hanno così perso tragicamente la vita. I corpi delle due ragazze sono stati trovati dopo poche ore dalla tragedia, mentre per quanto riguarda Cristian Molnar, le ricerche si sono protratte a lungo. Il suo corpo è stato infatti ritrovato in una pozza dopo 23 giorni dal terribile incidente.

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