Con il videoclip di Che ne pensi, in uscita il 6 dicembre su YouTube, Demetrio ed Etio portano una ventata di ironia e riflessione nel panorama musicale contemporaneo. Ambientato nel suggestivo quartiere romano del Pigneto e diretto da Raffaele Conti, il video intreccia malinconia e leggerezza, con la partecipazione speciale del comico di Zelig Massimo Bagnato. La sua comicità surreale diventa il ponte ideale tra il messaggio profondo del brano e la sua vena ironica. In questa intervista esclusiva, Demetrio ed Etio, artisti originari di Priverno, in provincia di Latina, raccontano le ispirazioni dietro il progetto, il legame con le loro radici e la filosofia che trasforma la musica in un antidoto alla superficialità.
Il videoclip di “Che ne pensi” è ricco di metafore e simbolismi, con Massimo Bagnato in un ruolo centrale. Come è nata questa collaborazione e quale messaggio volevate trasmettere attraverso l’unione tra musica e umorismo?
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Etio: Massimo Bagnato è da sempre il nostro comico preferito. Durante le pause in studio, mentre registravamo l’EP, guardavamo i suoi sketch su YouTube, sognando di collaborare con lui. Con questo progetto, volevamo fare ciò che Bagnato fa con la comicità: giocare con l’ovvio e smontarlo con l’ironia. “Che ne pensi” è una canzone d’amore volutamente banale che si prende in giro da sola. È una sfida alla seriosità, un elogio del “non pensiero”.
Nel brano emerge una “leggerezza” nel trattare temi profondi come l’amore. È una scelta stilistica che rispecchia la vostra visione del mondo o una provocazione verso il modo in cui solitamente affrontiamo questi temi nella musica?
Demetrio: Nell’EP Amaranto, esploro l’amore da diverse angolazioni. Che ne pensi, scritta con Etio, è un divertissement che smonta l’idea classica di canzone d’amore. Non riflette la mia visione del mondo: sono un romanticone, e anche Etio lo è! È semplicemente una delle tante modalità di trattare l’argomento, prendendo in giro sia l’amore che l’ascoltatore, chiedendogli continuamente: “Che ne pensi?”.
Il videoclip è ambientato al Pigneto, un quartiere ricco di storie. Qual è il significato di questa scelta di location?
Etio: Mi sono trasferito al Pigneto due anni fa, ed è stato il primo posto ad accogliermi. Venendo da Priverno, un piccolo paese della provincia di Latina, ho riscoperto un senso di appartenenza simile. È un quartiere autentico, dove ironia e romanticismo sono nel DNA. Si lega perfettamente al nostro video, dove tutto viene preso con un sorriso, come fa questa città. Il locale dove Massimo Bagnato ci presenta nel finale è il Pierrot le Fou, culla della comicità e del cantautorato romano. Ci sembrava il luogo ideale per concludere il video, unendo musica, ironia e autenticità.
Nel testo di “Che ne pensi” emerge il bisogno di commentare e definire ogni cosa, anche i sentimenti. Pensate che viviamo in una società che ci spinge costantemente a esprimere opinioni su tutto?
Etio: Assolutamente. Viviamo in un’epoca dove siamo costantemente sollecitati a dire la nostra, dalle notizie ai sentimenti. Che ne pensi nasce proprio da questa osservazione. La canzone gioca con questa dinamica, mettendo in discussione la necessità di commentare tutto. La domanda “Non pensandoci davvero, tu che ne pensi?” è una provocazione: invita a riflettere sul valore del “non detto” e sul non dover sempre dare una risposta.
Come definireste il rapporto tra il vostro lavoro musicale e il contesto sociale attuale?
Demetrio: Viviamo in un mondo frammentato e frenetico, dove è difficile stabilire connessioni autentiche. Ma prenderlo in giro, quello sì. Con questo progetto, speriamo di esserci riusciti.
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