Pranzo riservato tra Mattarella e Meloni al Quirinale: Fitto e manovra al centro del menù

Il pranzo si è svolto a seguito del rientro di Giorgia Meloni dal suo viaggio in Sud America, per il G20 in Brasile e per l'incontro con il presidente argentino Javier Milei. Oggi il premier ha presenziato a Cagliari alla cerimonia organizzata per la firma dell'Accordo di sviluppo e coesione

Redazione
7 Min di lettura

Nella giornata di ieri, il premier Giorgia Meloni ha incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso di un pranzo al Quirinale. Il faccia a faccia sarebbe stato tenuto riservato fino ad oggi, quando il Colle ha fatto sapere ufficialmente che questo si sarebbe svolto in un’atmosfera cordiale e collaborativa. Il vertice sarebbe durato all’incirca un’ora e avrebbe avuto al centro le tematiche relative alla Legge di bilancio e alla nuova Commissione Ue, in cui è stato eletto vicepresidente esecutivo l’italiano Raffaele Fitto.

Il pranzo si è svolto a seguito del rientro di Giorgia Meloni dal suo viaggio in Sud America, per il G20 in Brasile e per l’incontro con il presidente argentino Javier Milei. Non è la prima volta che i due leader si incontrano a seguito di viaggi all’estero così importanti a livello nazionale. Oggi il presidente del Consiglio dei ministri ha presenziato a Cagliari alla cerimonia organizzata per la firma dell’Accordo di sviluppo e coesione tra governo e Regione Sardegna. E durante il suo discorso ha sintetizzato di cosa tratta l’accordo, della situazione del Sud e ha esaltato l’elezione di Raffaele Fitto che ha ottenuto un ruolo importante in Europa.

Meloni: in Sardegna investimenti di 3,55 miliardi di euro

La premier, durante la cerimonia, ha parlato dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione come delle “risorse fondamentali per far camminare l’Italia avendo tutti la stessa velocità” dal Nord al Sud, in un paese come quello italiano che è caratterizzato da diverse condizioni di partenza. Per la premier è necessario spendere in modo adeguato “le risorse che ci sono, abbiamo lavorato con i presidenti di Regione e siamo arrivati a una riforma di questi Fondi di coesione”.

In modo specifico, riguardo alla Sardegna, ha dichiarato che oggi è stato firmato il ventesimo accordo di Coesione, per mobilitare “investimenti complessivi per un totale di 3,55 miliardi di euro“. Stamattina infatti la premier ha firmato l’accordo con la presidente sarda Alessandra Todde per la programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per il periodo 2021-2027. Ha poi ricordato che domani sarà il turno della Regione Puglia.

Meloni ha spiegato che nell’accordo di Coesione sardo è stata prevista anche
la quota di cofinanziamento regionale “perché una delle ragioni della mancata spesa era la mancanza di questa quota”. Ha precisato che alla Regione Autonoma della Sardegna verranno assegnati complessivamente 2,48 miliardi di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione, comprensivi anche dei 156,8 milioni di anticipazioni assegnate nel 2021. Se poi a questi vengono aggiunti anche i cofinanziamenti di Regione e Comuni e gli altri fondi statali ed europei per i progetti, “questo Accordo garantisce investimenti per 3,55 miliardi a favore dell’Isola”.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Il Sud come “locomotiva d’Italia”

La premier ha ricordato che martedì è stata approvata la sesta rata del Pnrr, che pone l’Italia a essere “la prima nazione per implementazione nonostante il nostro
Pnnr sia quello più corposo di tutti”
. Ha precisato che 21 miliardi di risorse sono state previste per investirle su sanità, diritto allo studio, famiglie e pmi. Inoltre “abbiamo riformato i fondi di coesione e europei”, per un totale di 74 mld di cui 42 miliardi di Fondi Ue, “prevalentemente al Sud per superare le carenze infrastrutturali”, con l’obbligo di destinare almeno il 40 per cento delle risorse al Mezzogiorno.

Meloni ha affermato che anche se le regioni del Sud hanno ancora tanti problemi da risolvere, ci sono dei punti positivi che descrivono una loro forte crescita. Ha sottolineato infatti che nel 2023 il Sud è stato la “locomotiva d’Italia”, con il suo Pil che è cresciuto dell’1,3%, una percentuale maggiore rispetto alla crescita media italiana. Ha inoltre parlato del fatto che l’occupazione nel Meridione “è cresciuta anche di più di quanto non crescesse a livello nazionale, che è stato il Sud a dare il pulso fondamentale all’export e che ci ha portato per la prima volta a essere la quarta nazione esportatrice al mondo”.

Lodi a Raffaele Fitto

Nella cerimonia per la firma dell’accordo era presente anche Raffaele Fitto, di cui Meloni ha tessuto le lodi. Fitto dal 22 ottobre 2022 ricopre la carica di ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR e, dal 10 novembre 2022, anche con delega al Sud. Ora è pronto per un’altra importante missione: entrare nella nuova Commissione dell’Ue di von der Leyen, con la carica di vicepresidente esecutivo con delega alle Riforme e alla Coesione.

Meloni ha dichiarato che Fitto sarà “ministro del governo italiano ancora per pochissimi giorni” e il suo ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione europea è un “risultato di cui l’Italia deve complessivamente andare fiera”. Infatti per la premier questo risultato riporta centralità all’Italia nella nuova Commissione Ue e “ci consente di avere un occhio di riguardo rispetto a molte materie che sono di interesse della nostra nazione”.

Ha sottolineato che il ruolo di Fitto nell’Ue è importante anche per la Regione Sardegna, poiché “avrà anche il coordinamento di alcune deleghe importanti per i nostri interessi, come agricoltura, pesca, economia del mare e le isole”. Ha poi aggiunto che ha già parlato con il ministro della questione della continuità territoriale, “e speriamo che l’Unione europea possa darci una spinta maggiore”. La premier ci ha tenuto infine a portare all’attenzione il fatto che essere riusciti a posizionare un italiano in un ruolo così importante è un risultato “anche frutto del lavoro fatto dal governo in questi due anni”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo