Blackout, paura e sconsolazione, sono queste le conseguenze del nuovo attacco missilistico russo in Ucraina, che ha preso di mira le strutture energetiche del Paese. Dopo i brutali raid di alcune settimane fa, che avevano lasciato il Paese scosso e incapace di quantificare i danni, oggi Kiev si trova ad affrontare una situazione simile. Al momento, le informazioni su quanto accaduto nel Paese sono minime ma sembrerebbe che i missili siano caduti su tutto il territorio ucraino, nelle vicinanze di strutture energetiche fondamentali per la sopravvivenza del Paese.
Kiev, finora, avrebbe già perso la metà delle risorse energetiche a sua disposizione e l’offensiva odierna non può che aver peggiorato la situazione. Per cercare di mitigare i danni, e soprattutto stabilizzare le rete elettrica, il gestore Ukrenergo ha attivato programmi di emergenza di interruzione di corrente nel Paese, lasciando di fatto intere Regioni senza energia elettrica. Inoltre, una nota rilasciata dal governo ha invitato i cittadini a cercare di risparmiare l’elettricità per far fronte ad un futuro che si prospetta estremamente complesso.
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L’attacco all’infrastruttura energetica del Paese è stato confermato dal ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko che, in un post su Facebook, ha sottolineato come l’entità dei danni provocati dal raid russo saranno quantificati non appena le condizioni di sicurezza sui siti colpiti lo permetteranno.
Nel corso dei bombardamenti è stato poi attivato in tutto il Paese un allarme aereo, “a causa della minaccia missilistica“, come annunciato dall’aeronautica ucraina su Telegram. Inoltre, le forze armate ucraine avrebbero confermato che parte degli attacchi si è concentrata sul territorio di Kiev e che sarebbero stati rilevati anche dei missili diretti verso Kiev.
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