Corvetto, notte di terrore dopo morte del 19enne: vandalismi e cariche della polizia

Redazione
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Quella appena passata è stata una notte di terrore a Milano. Nei pressi di Corvetto, un quartiere periferico del capoluogo lombardo, più di cento giovani sono scesi in piazza per protestare contro l’operato delle forze dell’ordine. La manifestazione violenta ha avuto luogo per la morte del 19enne Ramy Elgaml: il ragazzo è deceduto a causa di un incidente stradale dopo un inseguimento dei carabinieri nella notte tra sabato e domenica.

Per esprimere grave dissenso, la folla ha lanciato petardi e acceso roghi. Di tutta risposta, la polizia ha scagliato dei lacrimogeni contro i manifestanti e arrestato un 22enne.

La dinamica

Tutto è iniziato sin dal pomeriggio di lunedì 25 novembre 2024. Nel luogo dello schianto, che ha procurato la scomparsa di Elgaml, era sorto un corteo spontaneo. Da qui, sono cominciati i primi roghi, ma il panico si è scatenato intorno alle 22.30, quando circa 70 persone hanno lanciato petardi, esponendo espressioni con frasi che evocavano verità e giustizia per Ramy.

Dei vandalismi hanno affettato anche pensilina di una fermata dell’ATM e un bus della linea 93 in Viale Omero.

La morte di Ramy Elgaml

Ramy era un 19enne di origine egiziana che è rimasto vittima di un incidente stradale, avvenuto a seguito di un inseguimento da parte dei carabinieri intorno alle 4.00 del mattino. Elgaml era in scooter con un 22enne tunisino. Quest’ultimo era alla guida senza patente e non si è fermato al posto di blocco imposto dai militari.

Le strade sono diventate sempre più pericolose e i giovani sono costantemente a rischio, che sia per assunzione di sostanze o ‘semplicemente’ per superficialità. Che le nuove regole del Codice della Strada portino, finalmente, una soluzione alle tragedie che tutti i giorni ricoprono di sangue gli asfalti italiani?

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