Costituente M5S, Conte esulta per il Quorum: “È la vittoria di chi ha scelto di decidere”

"Abbiamo rovesciato la piramide, decide la base", ha sostenuto il leader del partito, sottolineando la grande partecipazione al processo di rifondazione del partito. Grande assente il Garante Beppe Grillo, di cui gli iscritti sono chiamati a decidere il futuro

Redazione
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Nova“, l’assemblea costituente del M5S si appresta alla sua conclusione. Tra poche ore i circa 90mila iscritti non avranno più la possibilità di votare e lo spoglio dei voti avrà inizio. La resa dei conti tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte è sempre più vicina e il Movimento sembra più instabile che mai. La kermesse finale, che si sta svolgendo a Roma nel Palazzo dei Congressi dell’Eur, si è trasformata in un teatro delle discordie interne del partito. Gli esponenti si sono divisi tra chi crede fermamente nel processo di rivoluzione iniziato da Giuseppe Conte e chi invece nutre ancora qualche dubbio, forse ancora legato ai dettami originari di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

La due giorni, a livello organizzativo, sembrerebbe essersi rivelata un successo. Sono migliaia gli iscritti che hanno deciso di partecipare, attivissimi nell’applaudire ma anche nel fischiare i politologi, i giornalisti e gli esponenti di partito che si sono avvicendati sul palco. Primo tra tutti, soddisfatto, c’è il leader Giuseppe Conte che nella giornata di ieri ha deciso di festeggiare con i presenti, annunciando il raggiungimento del Quorum per le votazioni. “Abbiamo raggiunto il Quorum, è la vittoria di chi ha deciso di decidere“, ha dichiarato estatico il pentastellato, consapevole di aver superato uno degli ostacoli principali dell’assemblea costituente.

Il pericolo dell’astensionismo, anche in una elezione privata come quella del Movimento 5 Stelle, preoccupava i vertici del partito, che temevano di dover annunciare una sconfitta pesantissima. Questa possibilità sembrerebbe dunque essere esclusa, eppure nel corso di Nova non sono mancate affatto le tensioni. Diversi contestatori con indosso le magliette con il volto di Beppe Grillo, hanno irrotto nel Palazzo congressi gridando “trasparenza“, mettendo in dubbio la democraticità della Costituente.

M5S, Conte: “Mettersi contro un processo di confronto è contraddizione

I manifestanti non avrebbero disturbato la kermesse pentastellata e Giuseppe Conte avrebbe commentato l’intrusioni con un serafico attacco contro chi decide di contestare o impedire un processo di votazione dal basso. “C’è una grande partecipazione“, aveva infatti sottolineato soddisfatto il leader, all’inizio della due giorni, evidenziando come proprio il gran numero di partecipanti avrebbe dimostrato la possibile buona riuscita della costituente. “Abbiamo rovesciato la piramide, decide la base“, ha proseguito Conte, ponendo l’attenzione proprio sul processo di partecipazione democratica che l’assemblea voleva garantire.

Il Garante Beppe Grillo, M5S
Beppe Grillo

Nei confronti dei contestatori, quindi, il pentastellato avrebbe prima assunto un atteggiamento indifferente, sostenendo che “se ci sono 90mila persone che discutono, ci possono essere anche persone che la pensano diversamente, siamo aperti al dissenso“. Col passare delle ore, però, le manifestazioni contrarie alla kermesse si sarebbero fatte più insistenti e Conte avrebbe deciso di intervenire in maniera più incisiva. “Invitare a non votare o mettersi contro un processo di confronto è una contraddizione“, ha infatti sostenuto l’ex premier, di fatto rivolgendo ai contestatori le stesse parole che nelle ultime settimane aveva rivolto al Garante del Movimento, Beppe Grillo.

Quest’ultimo non avrebbe fatto alcuna apparizione nel corso del primo giorno di Nova. Nessuna presenza fisica e nessun video pubblicato sul suo blog o sui suoi social. Eppure Beppe Grillo è apparsa come una presenza fantasma nel corso dell’assemblea, anche in vista del punto da votare dedicato proprio alla sua figura. Gli iscritti devono decidere sul futuro della sua carica, specificando se preferirebbero abolirla, depotenziarla o accorparla con altri ruoli presenti nel partito. Un attacco senza precedenti, che in molti hanno definito un vero e proprio “grillicidio“.

Per quanto riguarda i contestatori, questi hanno dichiarato di non essere intervenuti “né per Conte né per Grillo“, eppure dal vertice del Movimento arriva chiara la dichiarazione: “Le contestazioni sono dei supporter di Grillo, ma non ci scomponiamo. In un luogo di confronto c’è chi è venuto solo per disturbare e poi andare via. Atteggiamento agli antipodi per chi si professa del M5S“. Nonostante le difficoltà legate a queste folle contrarie, il voto ha proceduto senza interruzioni. Tra poche ore, dunque, sarà chiarito il destino del Movimento, che mette in discussione anche i suoi pilastri fondamentali. I quesiti centrali su cui gli iscritti dovranno decidere riguarderanno, infatti, anche il simbolo, il nome, il tetto dei due mandati, oltre alla figura di Beppe Grillo.

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