Putin: “Il conflitto è globale, attaccheremo anche UK e USA”

Il presidente russo ha reso noto che la prima risposta agli attacchi ucraini con i missili statunitensi e britannici è stata il lancio di un nuovo missile balistico ipersonico, l'Oreshnik, che è capace di viaggiare a 2-3 chilometri al secondo

Redazione
6 Min di lettura

Le recenti decisioni di Regno Unito e Stati Uniti di permettere all’Ucraina di utilizzare i loro missili per attaccare il territorio russo hanno trasformato la guerra in un conflitto globale. A riferirlo è stato ieri sera lo stesso presidente russo Vladimir Putin in un discorso alla nazione, nel quale ha dichiarato che Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra. Ha inoltre annunciato che la prima risposta russa a questi attacchi ucraini è stata il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto ai leader mondiali una forte risposta al lancio del nuovo missile russo.

La minaccia di Putin

Lo ripete da mesi il presidente russo: nel caso in cui uno stato occidentale avesse permesso a Kiev di utilizzare i propri missili per colpire la Russia, quello stato sarebbe entrato in guerra. E così ha confermato ieri sera, dopo che Kiev ha lanciato i primi attacchi missilistici in territorio russo utilizzando missili statunitensi e britannici.

La risposta di Putin è stata il considerare ora la guerra globale e il lancio di un nuovo missile balistico ipersonico, che ha definito capace di viaggiare a 2-3 chilometri al secondo, e ha specificato che non esistono difese aeree efficaci. Questo nuovo missile continuerà ad essere testato durante il conflitto, ha aggiunto Putin, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo comunque in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate. Ha anche accennato che la nuova arma potrebbe essere equipaggiata con una testata nucleare per i futuri attacchi.

Putin ha minacciato gli Usa e la Gran Bretagna, dopo aver confermato che 6 missili Atacms statunitensi e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk. Nell’attacco su quest’ultima regione con gli Storm Shadow, è stato preso un posto di comando, dove sono state uccise e ferite persone tra il personale di sicurezza all’esterno. “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture”, ha avvertito Putin. “E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”, ha aggiunto. Per il presidente, la Russia è pronta a risolvere i problemi in modo pacifico, ma è pronta anche a “qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Vladimir Putin
Vladimir Putin

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha fatto sapere che comunque Mosca ha inviato una notifica automatica a Washington tramite il Centro per la riduzione del rischio nucleare 30 minuti prima del lancio dell’Oreshnik. Putin ha spiegato che il missile ha colpito la fabbrica di una compagnia aerospaziale, la Yuzhmash, nell’area industriale della città ucraina Dnipro, dove vengono prodotte anche componenti missilistiche.

Questo è uno dei periodi più drammatici dall’inizio della guerra, che si sta verificando a 2 mesi dall’arrivo di Donald Trump al governo degli Usa. Putin, anche se recentemente si è detto aperto a un dialogo col tycoon, ha attaccato in un certo senso anche lui, dichiarando che gli Usa “hanno sbagliato a stracciare unilateralmente” il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf), che aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la prima presidenza di Trump nel 2019. Il presidente russo ha quindi specificato che Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio, come quello sperimentato ieri, “sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”. Per Trump le cose non si stanno rivelando facili come lui credeva quando affermava di poter terminare la guerra in poche ore.

La richiesta di Zelensky e la posizione della Nato

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto ai leader mondiali una forte risposta al lancio del missile ipersonico di nuova generazione russo, affermando che si tratta di un importante passo in avanti nella  “scala e brutalità” della guerra. “Questo è un aumento evidente e grave nella scala e la brutalità di questa guerra” ha scritto Zelensky in una dichiarazione pubblicata su Telegram. Il leader ucraino ha detto che questa è “la prova finale che la Russia non vuole assolutamente la pace”.

Ha anche criticato la risposta globale e ha avvertito altri Paesi che potrebbero diventare bersagli per Putin. “Il mondo deve reagire. In questo momento non c’è una reazione forte da parte del mondo. Bisogna reagire. Dobbiamo stringere. È necessario esortare la Russia ad una vera pace, che è possibile solo con la forza. Altrimenti, ci saranno attacchi implacabili, minacce e destabilizzazione russe, e non solo contro l’Ucraina”, ha avvertito.

La portavoce della Nato Farah Dakhlallah ha dichiarato che il missile sperimentale lanciato dalla Russia contro l’Ucraina non influenzerà il corso della guerra né il sostegno della Nato a Kiev. Ha descritto l’attacco russo a Dnipro di giovedì come “l’ennesimo esempio degli attacchi della Russia contro le città ucraine”, aggiungendo che “l’impiego di questa capacità non cambierà il corso del conflitto né scoraggerà gli alleati  della Nato dal sostenere l’Ucraina”.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo