Amadeus, ora è ufficiale: Chissà chi è chiuderà i battenti, arriverà alla fine dell’anno ma non verrà confermato per un’altra stagione. Il format cerca di riproporre I soliti Ignoti che sulla Rai viaggiava intorno al 20% di share, ma ora, riproposto su Nove, non supera il 2%.
Discovery ha aspettato mesi, ma ora il flop di Amadeus ha avuto la conferma: il pubblico a lui preferisce Affari Tuoi con Stefano De Martino al timone, su Rai 1. A dare la notizia è stato il conduttore stesso a Chi, ma comunque vada non si rassegna: ha già nuovi format in mente che andranno in onda a partire dal 2025.
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Il programma Chissà chi è verrà sostituito da Cash or Trash- Chi offre di più?, condotto da Paolo Conticini che, già lo scorso anno, aveva registrato buoni ascolti.
Le parole di Amadeus: il conduttore incassa la sconfitta
Passare da un grande successo in Rai, come quello registrato, sia con i programmi in preserale sia con Sanremo, a questi bassissimi ascolti, non deve essere stato facile per il conduttore. Ma, Amadeus non sembra darsi per vinto ed ha spiegato che il problema iniziale è stato non avere nuove idee da proporre. Infatti la Corrida, sempre sul Nove, sta andando un po’ meglio (con uno share del 6%), ma si tratta sempre di un vecchio format riproposto.
“C’è sempre il tempo di sperimentare. Lo facevo in Rai tanto che ho fatto riposare I Soliti Ignoti e riportato in luce Affari Tuoi e lo farò a Discovery. Quando sono arrivato qui non avevo molto tempo per testare format inediti, nel 2025 vorrei fare qualcosa di nuovo, ci sto lavorando”, si è giustificato così il conduttore che non si dà per vinto.
Il passaggio a Nove per Amadeus è stata una strategia sbagliata?
Dopo che ad aprile è stato annunciato che Amadeus avrebbe lasciato la Rai, in tanti si sono chiesti se questa decisione fosse azzeccata o meno.
Il contratto offertogli da Discovery è stato molto allettante, si parla di circa 10 milioni di euro per quattro anni. Ci sono state molte voci sul reale motivo che lo avrebbero portato a prendere questa decisione, lui ha sempre chiarito che non è per le presunte “pressioni politiche”, ma per “inseguire la novità”.
Sicuramente il conduttore pensava che una maggiore fetta di pubblico potesse seguirlo: cosa che non è accaduta, come dimostrano i dati. Risulta difficile, ancora oggi, convincere i telespettatori (soprattutto over 60) ad abbandonare la Rai per Nove, seppur il conduttore piace.
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