Tajani sul fronte internazionale: “L’Italia non cambia linea, difendiamo pace e sicurezza”

Il ministro degli Esteri ha delineato una posizione forte e determinata dell'Italia sia sul fronte internazionale che su quello domestico, con un impegno costante a sostenere l'Ucraina, a garantire una difesa europea solida e a non fare passi indietro sulle questioni interne della politica nazionale

Redazione
4 Min di lettura

Nel cuore di uno dei periodi più tesi da quando è iniziato il conflitto tra Russia e Ucraina, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, si trova a Varsavia per partecipare a un incontro cruciale tra le principali potenze europee. Il cosiddetto “formato Weimar”, che tradizionalmente coinvolge Polonia, Germania e Francia, si allarga per la prima volta a includere Italia, Spagna e Regno Unito. Questo cambiamento riflette una crescente necessità di coordinamento tra le nazioni europee in vista delle potenziali trasformazioni geopolitiche derivanti dalla politica estera degli Stati Uniti.

Tajani, rispondendo a una domanda sulle recenti azioni di Putin e sull’escalation della crisi, è stato chiaro: «La responsabilità è di Vladimir Putin», ha dichiarato, sottolineando che le manovre militari della Russia, inclusa la collaborazione con la Corea del Nord, sono la causa principale dell’escalation. La reazione degli Stati Uniti, ha aggiunto, è una risposta inevitabile a queste azioni. Ma per Tajani non si tratta di un cambiamento di strategia per l’Italia. Il governo italiano, infatti, continua a fornire supporto all’Ucraina, ma con un approccio chiaro: «Forniamo armi a scopo difensivo, ma non siamo in guerra con la Russia».

Le parole di Tajani

Un aspetto importante discusso a Varsavia è stato il tema delle spese per la difesa. L’Italia, come altri Paesi, ha ribadito l’impegno a raggiungere il 2% del PIL in spese per la difesa. Tajani ha enfatizzato che, per facilitare il raggiungimento di tale obiettivo, è fondamentale «scorporare gli investimenti militari dal patto di stabilità» e ha promesso di continuare a sostenere questa proposta a Bruxelles. Inoltre, uno degli sviluppi più rilevanti emersi dal vertice riguarda l’idea di emettere eurobond per finanziare un piano europeo di difesa. Tajani ha dichiarato di vedere positivamente questo progetto, notando che anche Paesi tradizionalmente contrari al debito comune, come la Germania, stanno iniziando a riconoscere la necessità di azioni comuni.

Riguardo agli Stati Uniti e alle potenziali modifiche della politica di sostegno all’Ucraina in caso di una rielezione di Trump, Tajani ha mostrato ottimismo, dichiarando che non vede segni di un’inversione di rotta. Nonostante i timori che Trump potrebbe ridurre l’aiuto a Kiev, il ministro ha sottolineato che il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky è ottimista riguardo alla fine del conflitto, prevedendo che la guerra possa concludersi nel 2025. La prospettiva di un’Ucraina che entra nella NATO e inizia il suo percorso verso l’Unione Europea sembra per Tajani una conclusione inevitabile, ma il cammino verso una «pace giusta», come auspicato da Papa Giovanni Paolo II, resta il fondamento della posizione italiana.

Spostandosi su altri temi internazionali, Tajani ha anche risposto alle dichiarazioni di Papa Francesco riguardo a Gaza, dove il pontefice ha parlato di un possibile genocidio in corso. Tajani ha respinto l’idea di un genocidio, sottolineando che non ci sono le basi giuridiche per definirlo tale, pur riconoscendo le gravi conseguenze umanitarie delle azioni israeliane. A questo proposito, Tajani ha ribadito che Israele gode del sostegno incondizionato da parte degli Stati Uniti, una posizione che, secondo lui, non cambierà, anche con una possibile rielezione di Trump.

Sul piano interno, il ministro ha toccato anche la questione delle elezioni regionali in Italia, dove, nonostante le sconfitte in Emilia-Romagna e Umbria, ha esultato per il risultato di Forza Italia, che continua a essere la seconda forza della coalizione di centrodestra. Il suo ottimismo si riflette in un commento che, pur senza fare richieste arroganti agli alleati, riconosce che le proposte di Forza Italia, specialmente su temi come cittadinanza, tasse e pensioni, dovranno essere prese in seria considerazione dal governo.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo