La bocciatura della mozione unitaria delle opposizioni che chiedeva lo stop alla riforma dell’Autonomia differenziata ha scatenato una reazione piuttosto concitata dei deputati presenti in Aula. Questi avrebbero infatti esposto dai banchi alcune bandiere italiane, sventolandole e intonando l’inno italiano. Altri avrebbero invece gridato “Vergogna!” verso la maggioranza di governo.
La mozione non approvata avrebbe impegnato il governo a sospendere con effetto immediato tutte le intese e i negoziati con le Regioni e a “non procedere alla stipula di alcuna intesa“ riguardante l’Autonomia differenziata. Nella stessa richiesta, inoltre, era prevista la sospensione di tutte le attività del Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di diritti civili e sociali, i Clep e a non tenere conto delle relazioni da questi prodotte finora.
Un’ultima richiesta delle opposizioni vorrebbe che il governo mantenga i rapporti con il Parlamento “nell’alveo della correttezza istituzionale, in particolare garantendo il rispetto dei principi e delle regole democratiche e scongiurando derive illiberali, fondate unicamente sui rapporti di forza“.
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