Il gruppo libanese Hezbollah ha dato una risposta positiva alla bozza di accordo di cessate il fuoco con Israele che è stata presentata dagli Stati Uniti. Più precisamente è stata un “sì, ma”, quindi si continua a lavorare sui punti rimasti in sospeso. Per questo scopo, domani l’inviato Usa Amos Hochstein si recherà a Beirut.
Hezbollah ok a tregua Usa
Gli Stati Uniti hanno presentato recentemente una nuova proposta di tregua allo stato libanese da proporre a Hezbollah nella speranza di porre fine ai combattimenti con Israele. E nelle ultime ore la tv libanese Lbci ha riportato che Beirut ha informato l’amministrazione Biden che Hezbollah ha risposto positivamente alla proposta di tregua con Israele. Il New York Times ha riferito nel fine settimana che i sostenitori iraniani di Hezbollah hanno inviato messaggi al gruppo affermando di appoggiare la fine della guerra.
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Inoltre, secondo l’emittente libanese Voice of Lebanon, che cita il parlamentare libanese Kassem Hashem, domani arriverà a Beirut l’inviato americano Amos Hochstein per riesaminare alcuni termini della proposta. Il suo obiettivo è quello di assicurarsi che la tregua sia in linea con la Costituzione libanese. Verrà ricevuto dal mediatore libanese Nabih Berri, il presidente del parlamento. I media libanesi stanno dedicando un ampio spazio alla questione, sottolineando che questa potrebbe essere una settimana decisiva per arrivare a un accordo di cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele.
In caso si confermi l’accettazione da parte di Hezbollah dei termini dell’accordo, come anticipato dai media statunitensi, Hochstein potrà recarsi mercoledì in Israele per definire gli ultimi dettagli. Se anche la missione in Israele dovesse andare a buon fine, l’inviato statunitense sarà giovedì a Parigi dove il presidente francese Emmanuel Macron potrebbe annunciare il raggiungimento formale dell’intesa.
Intanto, il ministro degli esteri libanese Bou Habib è atteso nei prossimi giorni a Roma in occasione dei Med Dialogues. In Europa Habib incontrerà i rappresentanti delle diplomazia del cosiddetto Quintetto – Stati Uniti, Francia, Egitto, Arabia Saudita e Qatar – che rappresenta gli sforzi occidentali e dei paesi vicini a Israele di contrastare l’influenza in Libano di Hezbollah e del suo alleato l’Iran.
Gantz: tregua ok, ma Israele piena libertà di azione
L’ex membro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, in un post su X di commento all’accordo di cessate il fuoco, ha scritto che la condizione per qualsiasi accordo di cessate il fuoco con il Libano dovrebbe includere “la piena libertà d’azione di Israele contro qualsiasi violazione”.
Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar ha dichiarato che la sfida principale in qualsiasi accordo per una tregua con il Libano sarebbe disarmare completamente Hezbollah, rendendo impossibile “armare di nuovo con nuovi sistemi di armi” e garantire che il gruppo venga completamente rimosso dal confine di Israele.
Ieri Israele ha diffuso la notizia di aver ucciso il portavoce capo di Hezbollah, Muhammad Afif, infliggendo un ulteriore colpo e dimostrando che l’obiettivo è la completa distruzione del gruppo. Recentemente il neo-nominato ministro della
Difesa Israel Katz ha anche affermato che l’esercito israeliano ha sconfitto Hezbollah, con l’eliminazione del suo leader, Hassan Nasrallah, che per lui è il risultato più importante.
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