Nel 2023 sono stati 3039 i decessi che si sono verificati sulle strade italiane. Violenti scontri, improvvise perdite di controllo, distrazioni, colpi di sonno e guida alterata da alcool e stupefacenti sarebbero le motivazioni principali che porterebbero gli italiani a morire a causa di incidenti stradali. Più di 3mila persone in soli 12 mesi hanno perso la vita, a causa di sinistri che spesso avrebbero potuto essere evitabili. Oggi si celebra la Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada, che funge proprio da monito per tutti coloro che quotidianamente si mettono alla guida di un veicolo ma anche per le autorità a cui spetta il compito di mettere in sicurezza le infrastrutture del Paese.
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha infatti ricordato che la Giornata delle vittime di incidenti stradali quest’anno cadrebbe proprio all’alba dell’approvazione del nuovo Codice della Strada, da lui stesso fortemente voluto e studiato, per sopperire “ai decenni di attesa e alle troppe tragedie” che fino ad oggi si sono verificate sul territorio italiano. “Siamo determinati a rendere le nostre strade più sicure, riducendo gli incidenti che spesso sono figli di distrazione o imprudenza” ha infatti dichiarato il vicepremier, sostenendo che il testo del Codice risponderebbe anche alle richieste delle associazioni, degli enti locali, dei produttori automobilistici e degli esperti.
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“Salvare vite è una missione che deve coinvolgere tutti, ogni giorno. Chi non c’è più va omaggiato anche e soprattutto con i fatti” ha poi scritto su X il ministro, allineandosi alle dichiarazioni di Paolo Colangelo, presidente nazionale della Confarca, la confederazione nazionale che rappresenta oltre 2400 tra scuole guida e studi di consulenza italiani, che ha evidenziato l’importanza del lavoro del Ministero dei Trasporti, con cui sono stati avviati “incontri con gli studenti per sensibilizzare sulla necessità della prevenzione, attraverso le crash test experience e le lezioni sull’utilizzo dei sistemi di sicurezza quali le cinture e il casco“.
Vittime della strada, il cordoglio e le intenzioni politiche
Il mondo della politica, e non solo, ha deciso di esprimersi in una giornata così fondamentale per ricordare l’importanza della sicurezza stradale e degli accorgimenti che tutti gli automobilisti dovrebbero assumere prima di mettersi alla guida. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso la sua vicinanza alle famiglie e ai cari di tutti coloro che sono deceduti sulle strade italiane, sottolineando che nonostante i dati in decrescita del 2023, “l’impegno non può fermarsi” ed è quindi “indispensabile intensificare gli sforzi per ridurre ulteriormente il numero di morti, ancora drammaticamente elevato“.
La Russa ha quindi evidenziato come sia necessario uno sforzo sinergico da parte di tutte le forze in gioco, soprattutto da parte delle istituzioni che devono “mettere in campo ogni iniziativa possibile per affrontare questa sfida con efficacia“. Sul tema è poi intervenuto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha ricordato “l’importanza della cultura della prevenzione tra i giovani“. Fondamentali anche le parole di Papa Francesco, che ha voluto dedicare parte della sua omelia alle vittime della strada e l’impegno necessario affinché le vittime della strada diminuiscano concretamente.
Avs: “Nuovo codice della Strada non dà sicurezza“
In questa giornata non sono poi mancate le critiche nei confronti dell’azione del governo e, in questo caso, nello specifico nei confronti delle iniziative promosse dal ministro Salvini. La capogruppo di Avs, Francesca Ghirra, ha infatti rilasciato una nota di critica nei confronti del nuovo Codice della Strada, di fatto rispondendo alle affermazioni del leader leghista pubblicate poco prima. Secondo la capogruppo, infatti, il testo del nuovo Codice non risponderebbe affatto alle necessità dei cittadini, perché trascurerebbe alcuni settori importanti della sicurezza stradale.
“Sappiamo tutti che la sicurezza non può essere garantita se si ostacolano le zone 30, la mobilità dolce e si esautorano i sindaci da importanti scelte di pianificazione” ha infatti dichiarato Ghirra, aggiungendo che dal suo punto di vista la “continua propaganda di Matteo Salvini” si scontrerebbe con la realtà e con le sue scelte politiche e per questo il ministro dovrebbe tornare ad essere coerente e a “cambiare rotta” il prima possibile.
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