Le ultime due elezioni del 2024 sono finalmente giunte. Emilia Romagna e Umbria si apprestano alle urne, per scegliere i nuovi Presidenti di Regione e le rispettive assemblee legislative. La posta in gioco è piuttosto alta, visto che in entrambe le Regioni il centrosinistra potrebbe dimostrare di essersi compattato e di aver intrapreso la strada giusta, oppure potrebbe perdere una nuova occasione territoriale a causa dei dissidi interni alla coalizione.
Le urne sono aperte dalle 7 di questa mattina fino alle 23, e domani nuovamente dalle 7 alle 15. La preoccupazione principale, in entrambe le Regioni, riguarda l’astensionismo. Alle 12 di oggi, in Emilia Romagna si erano recati a votare l’11,5% degli aventi diritto, ma il dato sarebbe non definitivo, mentre nel 2020 allo stesso orario aveva votato il 23,44% della popolazione. In Umbria il calo sarebbe ancora più notevole: per il momento avrebbe votato solo il 9,48% dei cittadini, rispetto al 19.77% delle elezioni precedenti.
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Alle 19 e alle 23, giungeranno i nuovi dati sulle votazioni e sarà quindi possibile essere informati sulla reale percentuale di elettori che ha scelto di esercitare il diritto-dovere del voto.
La guida al voto in Umbria
In Umbria circa 700mila cittadini dovranno votare il successore della leghista Donatella Tesei, presidente di Regione uscente, e dovranno eleggere i consiglieri che andranno a formare l’Assemblea legislativa. I cittadini potranno esprimere una preferenza solo per il candidato presidente oppure votare per un candidato e una lista collegata, mentre il voto non potrà essere disgiunto.
La scelta dei cittadini potrà ricadere su ben nove candidati diversi, anche se per il momento i favoriti sono l’uscente Tesei, candidata quindi per il secondo mandato, e Stefania Proietti, ovvero la candidata sostenuta dal centrosinistra. La prima è candidata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Unione di centro, più le liste dell’area civica Alternativa popolare, Tesei presidente e Noi moderati civici per l’Umbria, mentre la sua sfidante è supportata dal Pd, dal M5S, da Italia Viva, Azione e Avs.
Gli altri candidati per il ruolo di Presidente di regione sono Martina Leonardi, sostenuta da Insieme per l’Umbria resistente, Marco Rizzo di Democrazia sovrana popolare e Alternativa riformista, Moreno Pasquinelli del Fronte del dissenso, Fabrizio Pignalberi, sostenuto da Piu’ Italia sovrana e Quinto polo per l’Italia, Elia Francesco Fiorini di Alternativa per l’Umbria, Giuseppe Paolone, proveniente dalle frange di Forza del popolo, e Giuseppe Tritto della lista Umani insieme liberi.
La guida al voto in Emilia Romagna
Il voto in Emilia Romagna è funzionale all’elezione del successore di Stefano Bonaccini, presidente di Regione dal 2014 e dimissionario a causa dell’elezione ad eurodeputato a Bruxelles. I cittadini, quindi, dovranno esprimere una preferenza solo per il candidato presidente o per una lista specifica e avranno la possibilità, al contrario dell’Umbria, di esprimere un voto disgiunto, ovvero scegliere un candidato presidente e una lista che non fa parte della sua coalizione.
I candidati tra cui i 3,6 milioni di cittadini aventi diritto potranno scegliere sono quattro. Anche in questo caso, i favoriti sono i due nomi sostenuti dal centrodestra e dal centrosinistra, rispettivamente Elena Ugolini e Michele De Pascale. La prima vanta il supporto di FdI, Lega, FI e la lista Ugolini presidente, mentre De Pascale, già presidente e sindaco della provincia di Ravenna dal 2021, è supportato da tutta la coalizione di centrosinistra: Pd, Italia Viva, Avs, M5S, Riformisti per l’Emilia Romagna (che include Azione, +Europa, Partito repubblicano e Partito italiano Socialisti e Repubblicani) e Civici con De Pascale presidente.
Gli altri candidati sono Federico Serra, candidato di Potere al Popolo, Partito comunista italiano e Rifondazione del partito comunista, e Luca Teodori, supportato dalla lista civica Lealtà, coerenza, verità.
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