Secondo quanto riportato dal Times, l’Ucraina potrebbe sviluppare una rudimentale bomba nucleare in tempi relativamente brevi, qualora il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, decidesse di ritirare il supporto militare a Kiev nella sua guerra contro la Russia. L’articolo cita un documento redatto da un think tank ucraino e presentato al Ministero della Difesa di Kiev, che suggerisce che il Paese dell’Est Europa possieda le capacità tecnologiche e le risorse necessarie per creare un ordigno nucleare simile alla famosa bomba “Fat Man”, sganciata dagli Stati Uniti su Nagasaki nel 1945, durante le ultime fasi della Seconda guerra mondiale.
L’ipotesi sollevata dal quotidiano britannico fa riferimento in particolare al plutonio come possibile materia prima per la realizzazione della bomba. Tuttavia, il governo ucraino ha prontamente smentito queste affermazioni. Heorhii Tykhyi, portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, ha dichiarato che “l’Ucraina non possiede, sviluppa né intende acquisire armi nucleari”. Ha inoltre sottolineato che il Paese lavora in stretta collaborazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e che tutte le sue attività nucleari sono trasparenti, escludendo l’uso di materiali nucleari a scopi militari.
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Ucraina: l’affermazione di Zelensky
Questa dichiarazione arriva poco dopo una recente affermazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale, durante un incontro con i suoi alleati europei e la NATO, aveva fatto riferimento, seppur ipoteticamente, alla possibilità di sviluppare un’arma nucleare come alternativa nel caso in cui l’Ucraina non fosse stata accettata nell’alleanza. Tuttavia, Zelensky aveva poi precisato di non voler perseguire questa opzione e di preferire invece il rafforzamento delle difese convenzionali del Paese.
In ogni caso, la questione solleva preoccupazioni a livello internazionale, dato che il possesso di armi nucleari da parte dell’Ucraina violerebbe gli impegni presi con il Memorandum di Budapest del 1994, che garantiva la sicurezza dell’Ucraina in cambio della sua adesione al Trattato di Non Proliferazione Nucleare.
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