La Chiesa d’Inghilterra trema a seguito delle parole e della forte decisione dell’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. Il membro del clero ha annunciato le sue dimissioni a seguito della pubblicazione di una relazione sulla gestione delle aggressioni e degli abusi sui minori da parte della Chiesa anglicana.
Welby ha dichiarato che questa scelta deriva dalla voglia di voler rendere l’Istituzione un posto privo di pericoli: “Spero che questa decisione dimostri chiaramente quanto la Chiesa d’Inghilterra comprenda la necessità di cambiamento e il nostro profondo impegno per creare una Chiesa più sicura”. Questo provvedimento avrebbe fatto seguito ad anni di silenzi e copertura nei confronti di un avvocato che, per più di 40 anni, avrebbe aggredito alcuni giovanissimi nell’ambito del suo lavoro con la Chiesa d’Inghilterra.
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Arcivescovo di Canterbury dimesso: la storia dietro la scelta
Dietro al ritiro dell’Arcivescovo di Canterbury ci sarebbe un trascorso di segretezza che va dagli anni ‘70 alla metà degli anni 2010. Da ciò che si apprende, la Chiesa anglicana avrebbe insabbiato le violenze che il legale John Smyth avrebbe perpetrato a circa 130 ragazzi (negli anni ’70 e negli ’80 nel Regno Unito, successivamente in Sudafrica e nell’area meridionale del continente africano).
A scoperchiare il Vaso di Pandora l’inchiesta indipendente di Makin Review, che ha segnalato che la Chiesa anglicana non avrebbe denunciato per ben 10 anni l’inferno che le vittime vivevano, nonostante ne fosse a conoscenza. Per questo, nelle ultime ore, l’ex Arcivescovo si è esposto sui social network, in un certo senso, giustificandosi: “Dopo aver chiesto il gentile permesso di Sua Maestà il Re, ho deciso di dimettermi dalla carica di Arcivescovo di Canterbury. La Makin Review ha denunciato la cospirazione del silenzio a lungo mantenuta sugli atroci abusi di John Smyth. Quando nel 2013 sono stato informato e mi è stato detto che la polizia era stata informata, ho creduto erroneamente che sarebbe seguita una soluzione adeguata”.
L’uomo, da sempre attivista per la pace, in servizio come sacerdote dal 1992 e come Arcivescovo di Canterbury dal 2012, si è assunto la colpa dell’accaduto: “È molto chiaro che devo assumermi la responsabilità personale e istituzionale per il lungo e traumatico periodo tra il 2013 e il 2024”.
John Smyth: chi era il molestatore?
John Smyth era membro anziano dell’organizzazione benefica di stampo cristiano “The Iwerne Trust” ed è scomparso nel 2017. Solamente un anno dopo, si è venuto a sapere che l’avvocato britannico molestava i ragazzi che avevano incrociato il suo cammino nei campi estivi. Mentre, nel 2013, grazie ad un’indagine interna dell’associazione, sarebbe emerso che Smyth avrebbe portato a casa sua, nei pressi di Winchester, gli alunni e infliggeva loro delle violenze. Addirittura, pare che 8 ragazzi abbiano ricevuto frustrate con una canna da giardino, presa dalla sua rimessa.
L’importanza del controllo e della denuncia
Nonostante le denunce tardive, anche se a distanza di un decennio, rimane il fatto che segnalare episodi del genere possa salvare la vita. Senz’altro, fondamentale rilevanza, in situazioni di questo tipo, la hanno i controlli sui minori, talvolta indifesi o spaventati da eventuali ripercussioni.
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