L’effetto del taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (Bce) inizia a far sentire le sue conseguenze. Bankitalia, nelle statistiche “Banche e moneta“, ha infatti confermato la diminuzione del costo dei mutui in Italia, sottolineando che nel mese di settembre i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie, ovvero il Tasso Annuale Effettivo Globale (Taeg), si sono attestati sul 3,82%, registrando una diminuzione rispetto al 4,10% dello scorso agosto.
In generale, però, la diminuzione del Tasso è stata continuativa anche nei mesi successivi ad agosto. Tale riduzione, secondo il Codacons, “è una buona notizia per le famiglie che hanno acceso un finanziamento per l’acquisto della prima casa“, in quanto permetterebbe di ottenere risparmi considerevoli. L’associazione per i consumatori ha poi dichiarato di attendere la prossima riunione della Bce, poiché sarebbe possibile che questa proceda con un terzo taglio dei tassi di interesse, permettendo quindi un ulteriore diminuzione degli importi dei mutui.
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I dati di Bankitalia sui mutui e i tassi di interesse
Bankitalia ha evidenziato che il tasso medio di interesse sui nuovi mutui al 3,82% è la soglia minima registrata da dicembre 2022, mentre per quanto riguarda i prestiti bancari alle imprese non finanziarie, il tasso sulle nuove operazioni è calato al 4,9% nel mese di settembre, raggiungendo un livello più basso di quello registrato nel maggio 2023.
Nello specifico, a settembre i prestiti al settore privato sono diminuiti dello 0,9% in un anno e con un calo dell’1,5% rispetto al mese precedente, i prestiti alle famiglie sono calati dello 0,4% in dodici mesi e dello 0,6% rispetto all’ultimo mese, mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 2,4 per cento. Secondo quanto riportato da Bankitalia, poi, i depositi del settore privato sono aumentati dello 0,5 per cento e la raccolta obbligazionaria è cresciuta del 10,6%.
Inoltre, il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si attesta al 10,47%, registrando un calo moderato rispetto al 10,50% del mese precedente. Poi, i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie hanno raggiunto il 4,90%, calando quasi dell’1,80% rispetto al mese precedente. Il Codacons ha specificato che queste riduzioni farebbero diminuire di 930 euro annui le spese di una famiglia che ha contratto un finanziamento da 125mila euro da restituire in 25 anni.
Le reazioni delle associazioni
Il Codacons ha infatti sottolineato che al momento “non ci sono più le condizioni che hanno portato alla forte crescita dei tassi negli ultimi anni“. Sulla questione si è espresso anche Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc), che ha definito “un’ottima notizia” la diminuzione del costo dei mutui.
“Evidentemente l’abbassamento dei tassi da parte della Bce avvenuto il 12 settembre ha prodotto gli effetti desiderati. Ora speriamo che l’inflazione scenda, così da consentire un ulteriore intervento della Bce” ha infatti dichiarato il presidente, sottolineando che la riduzione dei tassi di settembre significa “che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto a un mese fa, di 20 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 240 euro“, tenendo conto dell’importo e della durata media di un mutuo.
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