La resa dei conti per Raffaele Fitto è finalmente arrivata. Il candidato vicepresidente Ue è entrato nell’aula della Commissione Affari regionali (Regi) del Parlamento europeo per essere sottoposto alla sua audizione di conferma. Questa avrà una durata di tre ore e darà l’opportunità al candidato italiano di rivolgersi ai commissari con una presentazione, nel tentativo di chiarire le sue intenzioni e trattare degli argomenti principali che riguarderanno il suo mandato. Fitto è candidato non solo per la posizione di vicepresidente della Commissione europea ma anche per le deleghe alla Coesione e alle Riforme.
Affinché la sua nomina sia confermata il candidato italiano necessita del voto di maggioranza di due terzi della commissione, che è composta anche da due nomi italiani: Denis Desci di Ecr e Valentina Palmisano del gruppo Sinistra Ue. Gli altri nomi della commissione sono il bulgaro Andrey Novakov per il Ppe, il socialista spagnolo Marcos Ros Sempere, la liberale slovacca Lubica Karvašová, il croato Vladimir Prebilič per i Verdi, la sovranista greca Afroditi Latinopoulou e per l’Europa delle Nazione Sovrane la tedesca dell’AfD, Irmhild Boßdorf.
“Non sono qui per rappresentare un partito politico o uno Stato membro, ma per il mio impegno per l’Europa” ha quindi dichiarato Raffaele Fitto all’inizio della sua audizione, si presume facendo riferimento al dibattito politico che è scaturito in Italia riguardante la sua posizione. Giorgia Meloni, così come gli altri leader di maggioranza, continua ad insistere sulla necessitò di una coerenza nel voto degli europarlamentari italiani, che dovranno pensare al bene della Nazione e non a quello del partito. L’auspicio, dunque, è che anche i partiti di opposizione decidano di votare a favore di Fitto, nonostante faccia parte del gruppo dei Conservatori europei, affinché l’Italia riesca ad ottenere l’onore e l’onere di una vicepresidenza Ue.
Fitto: “Politica di coesione al cuore dell’integrazione Ue“
Raffaele Fitto ha incentrato il suo discorso di presentazione sulla delega alla Coesione, che dovrebbe essere a lui affidata, sottolineando l’importanza che questa materia ricoprirà nei prossimi cinque anni. Il candidato italiano ha infatti evidenziato come nella Commissione Ue in passato la Coesione non sia mai stata una delega affidata ad un vicepresidente e come ciò dimostri il cambiamento di prospettiva sulla questione. “La politica di coesione sta al cuore dell’integrazione europea, gioca un ruolo fondamentale per ridurre le disparità tra territori e regioni, i nostri cittadini sono al centro di questa politico” ha dichiarato il candidato, ponendo l’attenzione sullo sviluppo demografico europeo, uno dei temi principali che la commissione affronterà nei prossimi cinque anni.
L’ex ministro degli Affari europei ha spiegato che la politica di coesione europea dovrebbe essere basata su tre punti, ovvero sulla ricostruzione di un rapporto con le autonomie locali, su una governance multilivello e sulle iniziative riguardanti il cambiamento climatico, la transizione digitale e la crisi demografica. In questo senso, il candidato presentato da Giorgia Meloni ha sostenuto che “l’Europa è casa nostra, per cui abbiamo la responsabilità comune per lavorare a favore del benessere sei nostri cittadini“. Trattando di responsabilità, Fitto ha dichiarato che dal suo punto di vista “il modo migliore per andare avanti è avere un dialogo aperto e costruttivo nonostante opzioni politiche diverse, perché le nostre diverse storie sono la nostra forza“.
Fitto ha poi ricordato che negli anni passati, in cui ha collaborato con le commissioni Ue, ha sempre cercato di instaurare un rapporto che fosse positivo e basato sul rispetto reciproco. “Ho rispettato l’opinione di tutti, anche quando era diversa dalla mia” ha infatti ricordato Fitto, ricordando che l’Unione europea per funzionare deve basarsi proprio su queste caratteristiche e che anche nei suoi confronti devono essere garantiti rispetto e collaborazione. Trattando poi del tema del Pnrr, il candidato italiano ha confermato la sua intenzione di collaborare con il collega Dombrovskis, soprattutto sul tema della semplificazione delle procedure.
M5s, Tridico: “Non voteremo per Raffaele Fitto“
Il capodelegazione del M5s al Parlamento Europeo Pasquale Tridico ha dichiarato che il Movimento ha le idee chiare sulla figura di Raffaele Fitto. “Abbiamo votato contro von der Leyen, quindi faremo lo stesso verso i suoi commissari” ha dichiarato l’esponente pentastellato, sottolineando che “non si tratta di una questione di nazionalità” e che non si dovrebbe “guardare alle questioni europee con le lenti italiane“. Inoltre, Tridico ha sostenuto che nel caso in cui il Partito democratico decida di votare a favore di Fitto, “lo farà perché i socialisti sono maggioranza di governo in Europa e se non lo farà sarà quindi una mezza sfiducia verso Von der Leyen“.
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