Piantedosi lancia un piano per contrastare la violenza giovanile a Napoli: “Più sicurezza e sorveglianza”

Il piano delineato dal Viminale e dall'amministrazione comunale di Napoli segna un passo importante nella lotta contro la violenza giovanile, ma sarà fondamentale il monitoraggio costante dei risultati ottenuti e l'adozione di eventuali aggiustamenti

Redazione
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In risposta alla crescente ondata di violenza giovanile che ha colpito l’area metropolitana di Napoli negli ultimi mesi, il Viminale ha messo in campo un piano straordinario di intervento. A sorpresa, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha presieduto una riunione con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e i vertici delle forze dell’ordine locali, tra cui Prefettura, Questura e comandi provinciali delle forze di polizia. L’incontro ha avuto come obiettivo la definizione di misure concrete per fronteggiare un fenomeno che sta preoccupando la cittadinanza e le istituzioni.

Il piano di Piantedosi

Secondo quanto reso noto dal Viminale, il piano prevede una serie di interventi mirati a contrastare la violenza giovanile in particolare nelle zone più critiche della città, con un’attenzione particolare alla gestione della sicurezza durante la notte. Nella nota diffusa dopo il vertice, si legge che sono state “intensificate le operazioni ad alto impatto nelle zone sensibili” e che ci sarà un “nuovo impulso ai servizi di controllo del territorio”, con l’obiettivo di aumentare la presenza delle forze dell’ordine nelle aree frequentate dai giovani, dove spesso si verificano episodi di violenza. Un ulteriore elemento del piano riguarda il potenziamento del sistema di videosorveglianza, che verrà ampliato nelle principali aree urbane in pochi mesi.

Il sindaco Gaetano Manfredi ha commentato positivamente l’incontro, definendolo “molto positivo” e annunciando che a breve saranno resi noti i dettagli operativi del piano. Manfredi ha precisato che il rafforzamento della sicurezza non si limiterà solo all’aspetto repressivo, ma sarà affiancato da un impegno concreto in ambito sociale e educativo. “L’azione di controllo, fondamentale soprattutto nell’immediato, dovrà essere accompagnata da interventi di tipo sociale e educativo“, ha sottolineato il primo cittadino.

Il sindaco ha anche anticipato che l’intervento sul territorio sarà supportato da “risorse straordinarie, sia dal punto di vista economico che organizzativo“, e che ci sarà una collaborazione più stretta tra tutte le forze dell’ordine, compresa la polizia municipale, per gestire la situazione. In particolare, sarà rafforzato il contrasto alla diffusione delle armi tra i giovani, un fenomeno che negli ultimi mesi ha contribuito a intensificare la gravità degli episodi di violenza.

Un altro aspetto centrale del piano è la dimensione sociale del contrasto alla violenza. Manfredi ha ribadito l’importanza di non limitarsi alla repressione, ma di investire in attività che possano offrire alternative concrete ai giovani, creando opportunità di inclusione sociale e formazione. “Dobbiamo lavorare ancora di più sul versante educativo e inclusivo per evitare che i ragazzi cadano nella spirale della violenza e della delinquenza“, ha affermato il sindaco. Questo approccio integrato, che coniuga azioni di prevenzione sociale con interventi di sicurezza, è ritenuto fondamentale per garantire la sicurezza a lungo termine e favorire un cambiamento culturale tra le nuove generazioni.

Il piano straordinario per la sicurezza dei giovani e la lotta alla violenza a Napoli arriva in un momento critico, segnato dalla preoccupazione per il dilagare di episodi di criminalità giovanile e l’uso sempre più frequente di armi da parte di minorenni e giovani adulti. L’adozione di un approccio strategico e multisettoriale, che unisca il rafforzamento della sicurezza sul territorio a interventi educativi e sociali, rappresenta una risposta a una situazione complessa che richiede il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e della società civile.

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