Negoziati tregua in Libano: Israele coinvolge Washington e Mosca

Il ministro israeliano Ron Dermer in questi giorni si è recato segretamente a Mosca per discutere della tregua in Libano e ora si trova a Washington per discuterne con Trump e i suoi consiglieri

Redazione
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Secondo quanto riferisce Channel 12, Israele sta lavorando seriamente per arrivare al più presto a un cessate il fuoco in Libano. La tregua con gli Hezbollah potrebbe essere limitata nel tempo. I negoziati includono gli Stati Uniti, compreso lo staff del neoeletto presidente Donald Trump, e la Russia.

Israele lavora per una tregua in Libano con Usa e Russia

Israele ha inviato negli Usa sabato sera il ministro degli Affari strategici, Ron Dermer, per incontrare il tycoon e i consiglieri, nel primo colloquio di un alto funzionario di Gerusalemme con i membri della nuova amministrazione. Dermer non è il ministro degli esteri israeliano, ma agisce di fatto come capo della diplomazia. Gli argomenti che verranno discussi a Washington saranno le guerre a Gaza e in Libano, le tensioni tra Israele e l’Iran e l’ampliamento degli Accordi di Abramo per promuovere la normalizzazione tra Israele e i Paesi arabi.

il ministro degli Affari strategici d'Israele Ron Dermer
il ministro degli Affari strategici d’Israele Ron Dermer

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che ha già parlato 3 volte con Trump da quando è stato rieletto presidente: “Siamo d’accordo sulla minaccia iraniana in tutte le sue componenti e sul pericolo che essa rappresenta”, ha affermato. Ieri sera Israele ha riunito il gabinetto di sicurezza per parlare della tregua in Libano.

Sabato alcuni funzionari statunitensi hanno riferito a Ynet che i lavori per raggiungere una tregua tra Israele e il Libano stanno progredendo, grazie anche ad Amos Hochstein, inviato del presidente Joe Biden, e all’incoraggiamento del presidente eletto Trump. Hanno dichiarato che si sta lavorando anche sull’accordo per rilasciare gli ostaggi.

Pare che Trump voglia arrivare a una soluzione in Libano già prima del suo insediamento previsto a gennaio e si aspetta progressi per una tregua dall’amministrazione uscente. Nel frattempo il consuocero del tycoon Massad Boulos, che è un importante uomo d’affari libanese-americano, sarebbe coinvolto nei programmi di pacificazione del Medio Oriente a cui pensa Trump: a settembre, per esempio, ha parlato con il presidente della Palestina Abu Mazen della soluzione dei due Stati.

Dermer pochi giorni fa è volato segretamente anche a Mosca, perché Israele vuole coinvolgere anche la Russia nei negoziati per la tregua. Il Cremlino è infatti un attore importante in Siria, dove ci sono diversi Hezbollah che controllano anche l’arrivo delle armi iraniane. In realtà pare che i colloqui tra i due paesi stiano andando avanti da più tempo, considerando che il 24 ottobre una delegazione russa ha visitato Israele.

Ma a Israele non tutti sono d’accordo con la tregua. Infatti il leader del partito d’opposizione Benny Gantz ha dichiarato che si dovrebbero ignorare le pressioni internazionali e aumentare la pressione su Hezbollah. “L’obiettivo principale nel nord è far tornare i residenti sfollati”, “non dobbiamo accettare un cessate il fuoco unilaterale” ha affermato.

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