Un video con protagonista Claudia Pandolfi in lacrime ha fatto in poche ore il giro del web. L’attrice al cinema con il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” sarebbe stata colta dall’emozione riflettendo su chi quotidianamente, oggi e in passato, subisce il bullismo e le vessazioni raccontato nel progetto cinematografico sopracitato. Il film, infatti, racconta la storia di Andrea Spezzacatene, adolescente suicida a causa dell’omofobia subita dai suoi compagni di scuola.
Pandolfi è stata inondata di commenti da parte di persone che hanno vissuto le stesse situazioni raccontate nel progetto oggi in sala e in tanti hanno voluto ringraziarla per aver partecipato ad un film dal messaggio così importante. Inoltre, molti fan le avrebbero raccontato la propria storia. L’attrice ha voluto ringraziare il pubblico, ma, non riuscendo a sopportare l’emozione, è scoppiata a piangere, empatizzando con tutti coloro che hanno dovuto subire quelle stesse sofferenze rappresentate sul grande schermo.
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Le parole di Claudia Pandolfi
L’attrice ha specificato che non è solita mostrare molto di sé sui social, però questa volta ha sentito l’esigenza di ringraziare il pubblico. Le emozioni però l’avrebbero assalita e questa non sarebbe riuscita a trattenere le lacrime.
“Insomma, mi dispiace. Mi dispiace che accadano cose così sgradevoli, mi dispiace che abbiate dovuto affrontare tanto dolore nella vita. Piango perché, sì. Ho tanti dubbi, mi dispiace. Grazie per quello che scrivete”, ha detto, piangendo.
Già in una precedente intervista l’attrice aveva espresso il suo pensiero, ritenendo che “raccontare la storia di Andrea è un dovere”. Infatti, il film si ispira a fatti realmente accaduti. Dunque, la pellicola potrebbe essere di insegnamento a tanti genitori, ma soprattutto a tanti ragazzi.
Un film che parla ai giovanissimi
Il ragazzo dai pantaloni rosa, seppur all’inizio è stato accompagnato da una polemica, oggi sta ottenendo nelle sale un grande successo. La storia di Andrea accoglie lo spettatore e lo accompagna fino alla fine, dove è impossibile non commuoversi.
Inizialmente, però, la proiezione è stata proposta al Festival del Cinema di Roma alle scuole e non è stato apprezzato. Infatti molti ragazzi si sono lasciati andare a insulti omofobi e hanno deriso la situazione di Andrea. Proprio questo approccio al film, da parte dei giovanissimi, fa capire quanto sia importante raccontare queste storie che, in realtà, sono molto più diffuse di ciò che pensiamo.
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