C’è chi guarda la vittoria di Trump con terrore e rassegnazione e chi invece esulta per le opportunità che potrebbero presentarsi: sono diverse le reazioni dei politici italiani ai risultati delle elezioni statunitensi. Da destra a sinistra tutti i leader hanno commentato il ritorno del tycoon in modo variegato, consapevoli che le cose potrebbero cambiare per il futuro dell’Italia.
In questo contesto arriva anche la dichiarazione ufficiale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che come sempre resta neutro. Il capo di Stato ha sottolineato i legami stretti tra Italia e Usa, affermando che “nella ricerca di soluzioni efficaci alle gravi crisi del presente, Roma conferma la sua ferma volontà di lavorare d’intesa con Washington, bilateralmente e in tutti i consessi multilaterali, oltre che nella cornice delle relazioni tra gli Usa e l’Ue”.
Trump presidente: le reazioni dei politici italiani
Partendo da Giorgia Meloni, passando dal trumpiano per eccellenza, Matteo Salvini, fino al forzista Antonio Tajani, la coalizione al governo si è espressa sulle elezioni statunitensi mostrando diverse reazioni. Con un tweet pacato, la premier si è congratulata con il repubblicano e ha sottolineato il forte legame tra Italia e Stati Uniti, “che sono certa rafforzeremo ancora di più”.
Meno pacata è stata la reazione del leader della Lega, fan numero uno di Trump, che ha pubblicato una foto in cui nello sfondo si può notare la maglietta dedicata al suo “idolo”. Salvini ha esultato scrivendo sui social che “anche negli Usa vincono buonsenso, passione e futuro” e ha colto l’occasione per sottolineare il suo sostegno di sempre al tycoon, quando invece “altri nel centrodestra pensavano in maniera diversa”. Ha inoltre affermato che “se Trump riuscirà a riportare colloqui e dialogo tra Russia e Ucraina, tra Israele, Iran e Palestina potrà ambire al Nobel per la pace”.
Il leader di FI non si è invece sbilanciato molto, affermando che il governo lavorerà “al meglio con la nuova amministrazione, anche per il bene dell’Ue, del Mediterraneo e dell’Africa”. Ha comunque precisato di non vedere problemi per l’elezione di Trump, “anche perché lui ha una naturale propensione verso l’Italia, simpatia per l’Italia”.
Anche nel centrosinistra i politici hanno preso in modo diverso il ritorno di Trump. I democratici e Avs hanno apertamente sostenuto Kamala Harris in questi mesi, quindi per la segretaria del Pd Elly Schlein, la vittoria del repubblicano è “una brutta notizia per l’Ue e per ‘Italia”. La dem ha affermato che chi festeggia “per ragioni di bandiera” sarà presto costretto a tornare alla dura realtà, quando dovrà affrontare le conseguenze della politica protezionistica del repubblicano per le imprese e i lavoratori europei e italiani. Nicola Fratoianni di Avs ha definito quella di ieri “una brutta giornata”, perché nei prossimi 4 anni gli Usa dovranno affrontare un governo che porterà a “meno diritti e meno libertà”.
Storia un po’ diversa se si parla del M5s, i cui membri sono apparsi invece più cauti e divisi. Il leader del partito Giuseppe Conte si è congratulato con il tycoon specificando che “le sfide che attendono gli Usa sono molteplici e ci riguardano tutti, in primis fermare le guerre in corso. L’Italia se riuscirà a esprimere visione e coraggio potrà dare un contributo importante”. Ma molti altri pentastellati non la pensano come lui. Da +Europa Riccardo Magi ha definito la rielezione di Trump come “una sciagura” e Angelo Bonelli dei Verdi si è mostrato preoccupato perché c’è il rischio che il tycoon porterà alla fine degli accordi climatici internazionali.
Si sono espressi anche i vertici dei partiti terzi, ovvero Carlo Calenda e Matteo Renzi. Il leader di Azione si è mostrato più pratico di tutti, sottolineando la necessità che l’Ue debba fare “un salto di qualità immediato” se vuole continuare a esistere sotto Trump. Anche il leader di Italia viva ha condiviso questa posizione: “Spero che per l’Ue questo sia il momento della sveglia”.
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