Notte di sangue a Napoli, 19enne ucciso in una sparatoria: ferito un coetaneo

Al momento non vi sono certezze sull'identità dell'autore della sparatoria, né sul movente che avrebbe portato alla morte del 19enne; sembrerebbe che alcuni testimoni abbiano parlato di una lite tra giovanissimi

Redazione
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Le strade di Napoli si sono nuovamente tinte di rosso. Nella notte, due giovanissimi sono divenuti protagonisti di una sanguinosa e al momento inspiegabile sparatoria. Entrambi sono stati raggiunti dai proiettili, ma solamente uno sarebbe riuscito a salvarsi. Per un 19enne, immediatamente soccorso e trasportato all’ospedale del Mare, non vi sarebbe stato nulla da fare. Il colpo di arma da fuoco lo avrebbe infatti raggiunto al petto, di fatto rendendo inutile ogni tipo di intervento da parte dei soccorritori.

Un suo coetaneo, invece, è stato colpito al gomito e a causa della ferita molto meno grave è riuscito a rimanere in vita. Le indagini sulla sparatoria sono partite immediatamente e le autorità sono ora al lavoro per cercare di risalire al responsabile delle brutali azioni che sono accadute nella notte. Secondo una prima ricostruzione operata dagli inquirenti, sembrerebbe che poco dopo la mezzanotte un uomo abbia aperto il fuoco in piazza Raffaele Capasso, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. Al momento il movente della sparatoria sarebbe sconosciuto ma sembrerebbe che alcuni testimoni abbiano parlato di un alite tra giovani poco prima dell’esplosione dei colpi.

Napoli, una nuova sparatoria tra giovanissimi

La brutale vicenda verificatasi questa notte ha riportato alla mente i terribili eventi della settimana scorsa, che hanno visto coinvolti gruppi di giovanissimi già dediti alla violenza. Intorno alle 2 del mattino del 24 ottobre, un 15enne è stato ucciso da una serie di colpi di arma da fuoco, in pieno centro di Napoli, in Corso Umberto. Insieme alla vittima sono stati feriti altri due minorenni, entrambi trasportati in ospedale.

Il giovane sarebbe rimasto coinvolto in una sparatoria tra ragazzini, per cui risultano indagati un 15enne e un 17enne, che dovranno rispondere del reato di possesso e uso di armi. Una storia raccapricciante proprio per l’età dei suoi protagonisti, poco più che bambini.

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