Si sa, durante la campagna elettorale qualsiasi passo falso del proprio avversario viene ripreso per lanciare un colpo contro di lui e ribadire la propria superiorità. E così sta succedendo anche negli Usa, dove negli ultimi giorni sta avvenendo un botta e risposta infinito tra democratici e repubblicani che gira attorno alla parola “spazzatura”, con l’ultimo gesto plateale di Trump che si è fatto immortalare su un camion della spazzatura.
Il dibattito sulla “spazzatura” e il Trump show
Tutto ha avuto inizio durante un comizio di Trump a New York, dove il comico Tony Hinchcliffe, invitato sul palco, ha definito l’isola caraibica di Porto Rico, “un’isola galleggiante di spazzatura”. L’isola è uno Stato Libero Associato agli Usa, ovvero non è incorporato a nessuno stato americano ma è soggetto alla legislazione federale statunitense. I portoricani non possono votare alle elezioni Usa, ma la comunità portoricana in America è grandissima e molti di loro hanno anche la cittadinanza americana, e di conseguenza loro possono votare.
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Quindi ha destato scalpore l’affermazione del comico, che ha portato moltissimi portoricani, anche famosi e influenti, a contestare Trump. Lo stesso tycoon si è discostato da questa affermazione, consapevole delle possibili ripercussioni sui voti della comunità latina, sostenendo di non sapere chi sia il comico e dichiarando che non sarebbe dovuto essere sul palco.
Anche se i portoricani di New York non faranno una grande differenza nelle elezioni, potrebbero farla invece negli stati in bilico: in Pennsylvania rappresentano la maggioranza dei 580mila elettori latinos dato che sono oltre 450mila, in North Carolina sono 100mila, nel Wisconsin 65mila e in Michigan 50mila. Diversi portoricani proprio in Pennsylvania hanno contestato l’arrivo dell’ex presidente ad Allentown, città a maggioranza ispanica, con lo slogan “Gli immigrati rendono grande l’America” e gridando “Trump, fuera!”.
A incendiare il dibattito è seguita un’affermazione controversa dell’attuale presidente degli Usa Joe Biden, che in risposta alle affermazioni del comico, ha dichiarato che ad essere una spazzatura sono i fan di Trump: “L’unica spazzatura che vedo fluttuare da queste parti sono i suoi sostenitori”. Il presidente, una volta scoppiata la polemica, ha cercato poi di difendersi scrivendo un post su X: “Oggi ho parlato della retorica di un sostenitore di Trump su Porto Rico definendola spazzatura, l’unica parola a cui posso pensare per descriverla. La sua demonizzazione dei latinoamericani è inaccettabile. Questo è quello che intendevo dire”.
Non sono tardate ad arrivare le risposte di Trump e dei suoi sostenitori: per il tycoon Biden ha detto una cosa terribile, il suo vice JD Vance ha definito le frasi del presidente “disgustose” ed Elon Musk, super sostenitore del repubblicano, ha dichiarato che “Biden ha appena definito metà dell’America spazzatura”. La stessa candidata dem Kamala Harris è dovuta intervenire discostandosi dalle affermazioni del presidente: “Sono fortemente in disaccordo con gli attacchi basati sulle scelte elettorali. Sono convinta che gli americani hanno molte più cose in comune rispetto a quelle che le dividono”.
Ma non è tutto, perché Trump ha deciso di rispondere a Biden con uno dei suoi gesti plateali: si è fatto immortalare nella cabina di un camion della spazzatura che riportava il suo slogan “Make Amerika Great Again” che lo aspettava in un aeroporto nel Wisconsin. E rispondendo alle domande dei giornalisti ha chiesto: “Come vi sembra il mio camion della spazzatura? Questo camion è in onore di Kamala e Joe Biden”.
Le star portoricane che hanno preso le distanze da Trump
Sono moltissime le star portoricane che dopo la vicenda della spazzatura hanno deciso di discostarsi da Trump e ribadire l’orgoglio di essere latini. Bad Bunny, per esempio, l’icona internazionale del reggaeton, sui social ha condiviso un video dando il suo endorsement ad Harris. Su Instagram ha oltre 45 milioni di follower, è vincitore di tre Grammy Award ed è stato l’artista più ascoltato su Spotify nel 2020, 2021 e 2022. Il suo endorsement quindi potrebbe aiutare molto la vicepresidente Usa, che finora non è riuscita a conquistare l’elettorato ispanico. Anche Ricky Martin, rivolto ai suoi 18 milioni di follower su Instagram, ha scritto: “Ecco cosa pensano di noi. Votate per Kamala”.
Proprio ieri il cantante Nicky Jam, che a settembre aveva preso parte a un comizio in Nevada del repubblicano dandogli l’endorsement, ha deciso di non sostenerlo più. In un video Instagram ha dichiarato di aver inizialmente scelto Trump “perché pensavo che sarebbe stato il migliore per l’economia degli Stati Uniti, dove vivono molti latinoamericani, me compreso”. Ma “mai nella mia vita avrei pensato che un mese dopo, un comico avrebbe criticato il mio Paese, parlato male del mio Paese. E per questo motivo, rinuncio al mio sostegno a Donald Trump”, continua, concludendo con: “Rispetta Porto Rico”.
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