Divieto di esercitare imprese o professioni, arresti domiciliari e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Queste sono solo alcune delle misure adottate dalle forze dell’ordine nei confronti, come recita una nota della procura interessata, dell’Istituto Europeo della Terza Età, una casa di riposo nel Salernitano.
Stando a quanto si apprende, nel luogo sopracitato, alcuni anziani sarebbero stati crudelmente maltrattati. Emerge che si tratterebbe di aver fatto del male a persone incapaci di difendersi, legandole alla sedia a rotelle o al letto con maglioni attempati o stracci. In più, gli organi competenti, come i carabinieri del Nas, hanno constatato che all’interno della struttura non vi erano solamente le vessazioni contro gli ospiti, ma anche gravi lacune a livello di gestione.
A tal proposito, sarebbe emerso che: il personale (non qualificato) non bastasse per accudire i pensionati, talvolta anche disabili e in fin di vita – per ovvi motivi non avrebbero potuto mai denunciare i soprusi –; mancasse l’acqua calda; non funzionasse il riscaldamento. Tutto ciò aveva un solo obiettivo: ottimizzare le rendite.
Il presunto padrone dell’edificio, tale Sante Sica, è stato condannato, per il momento, alla detenzione domiciliare, anche perché sprovvisto di titoli, nonostante il ruolo che ricopriva.
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