Salvini: “Elettrico entro 2035 un suicidio, lavoriamo per cambiare i tempi”

Salvini ha anche commentato le regionali in Liguria affermando che oggi "è una bellissima giornata di sole", e sottolineando che "è stata una campagna elettorale complicata", tra il presidente uscente agli arresti e i media che si scagliavano contro il sistema ligure

Redazione
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Nell’evento organizzato da il Giornale “Mobilità al tempo delle Smart City”, il direttore Alessandro Sallusti ha intervistato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Topic dell’evento il ruolo della politica nella mobilità del futuro. Salvini è stato interrogato su diverse tematiche, dalle elezioni liguri ai lavori a Firenze.

Salvini sul successo di Bucci alle regionali liguri

Sallusti è partito innanzitutto dalla notizia fresca della vittoria del centrodestra nelle elezioni presidenziali in Liguria. “È una bellissima giornata di sole”, ha affermato Salvini, sottolineando che “è stata una campagna elettorale complicata”, perché il presidente uscente della Regione era agli arresti, i media si scagliavano contro il sistema ligure e le trasmissioni televisive “spalavano contro l’amministrazione uscente”. Da sottolineare anche un’astensione “che deve farci riflettere”.

Il leader della Lega Matteo Salvini
Il leader della Lega Matteo Salvini

Il ministro ha dichiarato che queste elezioni erano così importanti anche per evitare che in Liguria governassero i partiti “del no”. Perché la sinistra “non vuole a tutti i costi”, come nel caso del ponte sullo Stretto, che invece porterà lavoro in due regioni bisognose. “Ma ci sono anche i no di certa burocrazia, come nel caso di certe sovrintendenze che, per voler tutelare un bene, portano al crollo dello stesso bene”. E infine ci sono i “no ideologici come quello al nucleare”. 

Salvini ha ricordato che ad agosto Bucci era in svantaggio del 10% rispetto ad Orlando e “il merito del successo è in gran parte di Bucci”. “I cittadini chiedono tranquillità e visione” ha dichiarato, e per questo sta buttando giù un programma fino al 2032, “come per la Tav, per il Brennero, per il ponte sullo Stretto, la Metro C di Roma e Milano, con la M4”. Salvini si fa scappare una frecciatina: “Se in Liguria avesse vinto la sinistra oggi ne parlerebbero tutti, mentre invece è calato il silenzio”.

Il piano del ministero al governo

Sul piano che il Ministero dei Trasporti ha consegnato al governo, Salvini ha dichiarato di essere a buon punto, ma la questione è che il ministero che governa è basato sui dati, quindi ci vuole tempo. Comunque ha assicurato che “la riforma della governance dei porti è in lavorazione, in mano a Rixi, lo stesso la riforma delle concessioni autostradali”. Alcune invece sono scadute da tempo.

“Io voglio dare stabilità e tranquillità, garantendo investimenti” ha affermato, sottolineando che “vince la miglior qualità dell’offerta, ma lo Stato deve garantire sicurezza e innovazione”. Ha criticato la transizione elettrica obbligatoria entro il 1 gennaio 2035 definendola “un suicidio” e ha promesso di lavorare per “cambiare i tempi di questa strategia che sta castrando un sistema produttivo”.

I lavori a Firenze, il Pnrr e le elezioni Usa

Sui lavori a Firenze ha dichiarato di aver visitato i cantieri autostradali “e non sempre è facile perché è un territorio da tutelare”. Riguardo al lavoro ferroviario è ancora più “ambizioso”, perché creare un tunnel di 7 km sotto la città permetterà di gestire meglio il traffico. “Noi oggi abbiamo 1200 cantieri aperti sulla rete ferroviaria e ovviamente possono provocare dei rallentamenti, però lascio ai nostri figli una rete ferroviaria più sicura e moderna” ha dichiarato.

Riguardo al Pnrr Salvini ha confessato che gestire 40 milioni è una grande responsabilità e che l’obiettivo è spendere tutto entro giugno 2026, la scadenza stabilita. Poi però è normale che alcuni ritardi “non dipendono da noi, come quando si trova del gas”. Attualmente alcuni investimenti in corso sono sull’idrogeno e sull’elettrificazione dei porti, e “faremo tutto quello che gli italiani si aspettano da noi”. Infine ha dichiarato che “i liguri dovevano già avere la Gronda perché serve per togliere traffico e inquinamento da Genova”.

Parlando delle elezioni statunitensi, Salvini è pro Trump e nell’intervista ha affermato con sicurezza che la vittoria del tycoon è fondamentale per l’equilibrio dell’intero occidente e per risolvere entrambe le guerre. “Vincere a Genova e doppiare vincendo a Washington sarebbe assolutamente indice di un bellissimo autunno”.

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