Per la quinta volta in quattro mesi la città di Roma è bloccata a causa dello sciopero dei mezzi pubblici. Le linee metro, A-B-B1-C, e la linea Termini-Centocelle sono chiuse dalle 8:30 di questa mattina e le banchine delle fermate di autobus e tram sono stracolme. All’alba del Giubileo, la Capitale mostra ancora una volta la sua vera faccia, quella di una città che non è ancora in grado di gestire le piccole difficoltà del quotidiano.
Lo sciopero ha una durata di 24 ore, con due fasce di garanzia – fino alle 8:30 del mattino e poi dalle 17 alle 19:59 – ed è stato indetto dalle segreterie regionali dei sindacati Usb Lavoro privato e Orsa. Come comunicato dall’azienda Atac, lo sciopero non riguarda le linee esterne gestite da privati. I cittadini della Capitale, così come i pendolari che quotidianamente sfruttano i mezzi pubblici per raggiungere il lavoro, sono esausti e guardano al futuro con una certa incertezza e rassegnazione. La situazione, infatti, potrebbe aggravarsi a causa dell’inizio del Giubileo, il prossimo 24 dicembre, quando arriveranno a Roma circa 30 milioni di turisti.
Roma, le motivazioni dello sciopero
Lo sciopero odierno, come spiegano i sindacati Usb Lavoro privato e Orsa, nasce per rispondere alle richieste dei lavoratori, stanchi dei “carichi di lavoro sostenibili” e intenzionati ad ottenere una maggiore sicurezza per il personale, politiche salariali e indennità adeguate, cura della salute dei lavoratori con interventi su mezzi, ambienti di lavoro e gallerie delle metropolitane in maniera da renderli salubri.
“Facciamoci sentire anche nelle stanze della politica, partecipiamo compatti” si legge nel comunicato dei sindacati che hanno indetto anche una manifestazione sotto l’assessorato alla Mobilità di Roma Capitale, in via Capitan Bavastro.
© Riproduzione riservata