Harris vs Trump, a cosa serve davvero l’endorsement dei vip?

Riavvolgiamo il nastro della storia delle ultime elezioni americane. Sono sempre di più i vip che si schierano politicamente e lo fanno utilizzando tutte le forme di comunicazione, in particolar modo sui social. Ecco quanto realmente influiscono gli endorsement sul voto

Giulia Fuselli
8 Min di lettura

E’ partito il conto alla rovescia per le elezioni americane del prossimo 5 novembre. La tradizione vuole che i vip contribuiscano, con donazioni o prese di posizione, alla corsa alla Casa Bianca. Gli americani lo chiamano endorsement, cioè l’annuncio di schieramento per uno o per l’altro candidato alla campagna elettorale. E’ successo nel 2016 nella sfida tra il magnate repubblicano Donald Trump e la democratica Hillary Clinton, nel 2020 tra il tycoon e l’attuale presidente Usa Joe Biden, e anche ora, nella corsa tra lo stesso Trump e la dem Kamala Harris.

Usa, Kamala Harris e Donald Trump
Usa, Kamala Harris e Donald Trump

E’ ben noto che gli appoggi e le dichiarazioni di voto fanno gola agli schieramenti, sia repubblicani che democratici, nella speranza di portare alle urne l’America reale, o perlomeno quella fedelmente incollata al televisore e ai social network. Ma quanti benefici apporta l’endorsement dei vip americani e quanto questo influisce concretamente sul risultato delle elezioni? La storia fa da maestra, e nelle varie tornate elettorali, nonostante il posizionamento delle star, gli esiti sono stati sorprendenti, andando contro ogni tipo di aspettativa.

Elezioni Usa: l’endorsement nel 2016

Nel 2016, Donald J. Trump ha vinto l’Electoral College con 304 voti rispetto ai 227 voti di Hillary Clinton. Sette elettori hanno votato per qualcuno diverso dal candidato del loro partito. Un risultato sorprendente che ha ribaltato la maggior parte delle previsioni. I sondaggi antecedenti il voto alle urne sostenevano che Clinton avesse circa tre punti di vantaggio su Trump, e Clinton vinse il voto popolare con un vantaggio di 2,1 punti percentuali. 

Beyoncé
Beyoncé

In quell’occasione moltissime star dello spettacolo hanno chiarito il loro schieramento politico mesi prima del voto. L’icona della musica Beyoncé e il marito, il rapper Jay-Z, si sono impegnati attivamente a sostegno della Clinton. Il 4 novembre, a cinque giorni dall’Election day, i due si sono esibiti a Cleveland, in Ohio, salendo con Clinton sul palco e invitando i giovani ad andare a votare. A favore della dem c’erano anche altri rapper come Big Sean, J Cole e Chance the Rapper.

Robert De Niro è stato un altro a schierarsi in maniera decisiva: l’attore premio Oscar è infatti comparso in un video, parte della campagna #VoteYourFuture, definendo Trump “un cane, un maiale e un truffatore che non sa di che cosa sta parlando“. A seguirlo, anche Tom Hanks che, in un’intervista a Bbc, oltre a criticare duramente Trump, ha detto: “Voterò per Clinton perché penso sia pazzescamente, pazzescamente qualificata per essere presidente degli Stati Uniti’“. Altra sostenitrice è stata Katy Perry, la quale si è fatta notare per un ironico video in cui ha invitato i giovani a votare Clinton. A sostenere la Clinton anche l’attore premio Oscar e attivista ambientale Leonardo Di Caprio, Meryl Streep, George Clooney, Kim Kardashian, Lady Gaga, America Ferrera, Magic Johnson e molti altri.

L’endorsement del 2016 è risultato fatale per Hillary Clinton. Trump sfruttò l’affollato appoggio della democratica da parte dei vip per rafforzare la sua immagine di candidato del popolo che resisteva da solo contro il potere dell’establishment americano. In un’intervista del 2019 a Vogue, Taylor Swift ha dichiarato di non aver sostenuto Clinton tre anni prima per un motivo specifico: arrivò alla conclusione che il suo endorsement non avrebbe avuto un impatto positivo, poiché Trump stava sfruttando l’idea del supporto delle celebrità come un’arma.

Elezioni Usa: l’endorsement nel 2020

Passando alle elezioni americane del 2020 la vittoria per la Casa Bianca è stata conquistata dal democratico Joe Biden che ha superato ampiamente i 270 “grandi elettori”. Nonostante la sua età! Una vittoria a dir poco schiacciante con il 51% dei voti contro il repubblicano Donald Trump che registrò invece il 47% dei consensi. Durante la campagna elettorale molti vip dichiararono apertamente il loro voto. A seguire l’esempio di Clooney e Di Caprio c’erano: l’attore Orlando Bloom, Mike Tyson, Bruce Springsteen, Rihanna, John Legend, Dwayne “The Rock” Johnson, Tom Hanks, Jennifer Aniston, e, persino, la cantautrice Taylor Swift. Tutti schierati contro Trump e a favore di Biden.

Taylor Swift e Beyoncé
Taylor Swift e Beyoncé

Il risultato delle ultime elezioni è noto a tutti. La vittoria di Biden, seppur ampiamente criticata dai conservatori, è stata il frutto di un elettorato stanco e affaticato, sia a livello della tutela dei diritti – Trump non difende la sfera Lgbtqi+, il diritto all’aborto, immigrazione – sia a livello economico.

Elezioni Usa: l’endorsement nel 2024

Il 5 novembre i cittadini saranno chiamati alle urne per decidere tra Kamala Harris e Donald Trump e, come da tradizione, ecco che si riprende il “gioco dello schieramento” da parte dei vip. Le elezioni rappresentano un momento di grande rilevanza per Hollywood, descritto dalla CNN come “il più grande momento politico” per le celebrità americane dai tempi di Obama. Tra i numerosi sostenitori di Kamala Harris si annoverano nomi illustri come Taylor Swift e Beyoncé, mentre non mancano anche le voci di chi ha espresso pubblicamente il proprio appoggio a Donald Trump.

Usa, Kamala Harris e Donald Trump
Usa, Kamala Harris e Donald Trump

Ad aver già palesato l’appoggio alla Harris c’è Bruce Springsteen, che in un post su Instagram scrive che “Trump è il candidato alla presidenza più pericoloso della mia vita“, Beyoncé che ha donato quattro milioni di dollari a sostegno della campagna dell’attuale vice presidente degli Stati Uniti, Jennifer Lawrence che sottolinea che voterà per “Kamala Harris perché penso che sia una candidata straordinaria e so che farà tutto il possibile per proteggere i diritti riproduttivi”, Billie Eilish e il fratello produttore e cantante Finneas, Eminem, George Clooney, Robert De Niro, Barbra Streisand, la cantante e produttrice britannica Charli XCX, Ariana Grande, la regina del piccolo schermo Oprah Winfrey e molti altri. Per Trump, tra i grandi sostenitori ci sono: Kanye West, Elon Musk, Amber Rose, il cantante Billy Ray Cyrus, padre di Miley Cyrus, Azealia Banks, Zachary Levi, l’attore James Woods, Kevin Sorbo, il rapper Lil Pump.

Riavvolgere il nastro della storia dell’endorsement delle ultime elezioni è fondamentale per comprendere al meglio determinate dinamiche politiche e sociali che si stanno riproponendo anche in questo momento per le elezioni del prossimo presidente americano. Dall’avvento dei social la presa di posizione dei vip è parte integrante della campagna elettorale negli Stati Uniti, ma non sono sicuramente decisive per avere una vittoria assicurata.

Quindi a che servono? Oggi, le dichiarazioni di voto delle celebrità risultano spesso superflue, poiché il loro pubblico, soprattutto quello più giovane, si aspetta sempre più che si esprimano politicamente nella vita di tutti i giorni. Gli endorsement sono quindi utili per mantenere vivo il dibattito e per ricordare alle persone l’importanza di registrarsi per votare, piuttosto che per cambiare le loro opinioni.

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