Al via il vertice Brics in Russia: occasione d’oro per Putin per rompere l’isolamento

Tra i temi di cui si discuterà nel vertice Brics ci sono le proposte di un'alternativa al Fim e di un aumento dell'uso delle valute nazionali negli scambi commerciali tra i Paesi membri. È previsto che si parlerà inoltre dei conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente

Redazione
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Il 16esimo Summit del Brics è iniziato oggi a Kazan, in Russia, e durerà fino a giovedì 24 ottobre. L’organizzazione delle economie emergenti fondata nel 2009 include i paesi fondatori Brasile, Russia, India e Cina e i paesi recentemente aggiunti Sudafrica, Egitto, Etiopia, Iran, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Questo è il primo vertice dopo l’ingresso nel blocco degli ultimi paesi. In queste giornate si discuterà delle tematiche fondamentali per il futuro delle relazioni economiche internazionali.

L’importanza del Summit Brics per Putin

Complessivamente partecipano 36 paesi e 6 organizzazioni internazionali e tra queste è rappresentata anche l’Onu con il segretario generale Antonio Guterres. Questa per il presidente russo Vladimir Putin è un’occasione d’oro per dimostrare all’Occidente, che vorrebbe isolarlo per aver dato inizio alla guerra in Ucraina, che in realtà non è affatto solo.

Il vertice costituisce un successo diplomatico per il leader russo, dato che sono presenti i vertici di paesi che ospitano oltre la metà della popolazione mondiale e alcune delle economie di prima grandezza. Il PIL totale dei Brics supera i 60mila miliardi di dollari e la quota del PIL globale è del 37,4%, quando per il G7 è solo del 29,3%. I Brics rappresentano inoltre circa un quarto delle esportazioni globali di beni.

Con diversi leader presenti al vertice Putin avrà anche degli incontri bilaterali a margine della riunione, come l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping in programma per oggi e con il segretario dell’Onu che si terrà giovedì.

I temi in programma: economia e politica

I temi che i paesi Brics tratteranno sono soprattutto quelli economico-commerciali. Uno dei temi di cui si discuterà sarà la proposta russa di creare un’alternativa al Fondo Monetario Internazionale, “per contrastare la pressione politica delle nazioni occidentali”. Il ministro delle finanze russo Anton Siluanov ha spiegato che siccome il sistema finanziario globale è controllato dai paesi occidentali e che il Brics rappresenta il 37% dell’economia globale, c’è la necessità di creare un’alternativa.

L’unica istituzione finanziaria del gruppo è la New Development Bank, creata nel 2015 per finanziare progetti infrastrutturali e di sviluppo sostenibile per i membri Brics e per altre economie emergenti. Un altro punto focale della discussione sarà una proposta brasiliana: il possibile aumento dell’utilizzo delle valute nazionali negli scambi commerciali tra i Paesi membri. L’obiettivo sarebbe quello di portare a diminuire gradualmente la dipendenza dal dollaro statunitense.

Ma si tratteranno anche tematiche politiche. Sicuramente si tratterà il conflitto in Ucraina, soprattutto nell’incontro tra Putin e Guterres, in cui si prevede che si parlerà della fine del conflitto ucraino. Nel Brics tre dei quattro fondatori originari del blocco (Brasile, India, Cina) si sono proposti come mediatori per arrivare al cessate il fuoco e alla pace. L’altro tema politico sarà sicuramente il rischio di allargamento del conflitto in Medio Oriente. Nel vertice, infatti, sarà presente anche il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas. Giovedì Putin avrà incontri bilaterali anche con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e lo stesso Mahmoud Abbas.

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