Verona, 26enne ucciso fuori alla stazione: indagato agente Polfer

L'agente sarebbe iscritto nel registro degli indagati per consentirgli di nominare i propri periti per gli accertamenti forensi; l'ipotesi di reato è eccesso colposo di legittima difesa

Redazione
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La stazione di Verona Porta Nuova è divenuta ieri mattina il teatro dell’uccisione di un uomo da parte di un agente della Polfer, intervenuto insieme ai suoi colleghi per ristabilire l’ordine a seguito di una serie di segnalazioni. Questo avrebbe agito per legittima difesa, in quanto la vittima avrebbe provato ad aggredire lui e gli altri agenti con un coltello, mentre era sotto l’effetto di sostanze alteranti.

Sembrerebbe che il poliziotto che avrebbe esploso il colpo rivelatosi mortale nei confronti della vittima sia ora indagato dalla Procura di Verona. Si ipotizza il reato di eccesso di legittima difesa, in quando l’agente avrebbe sparato per difendere la propria vita, ma si teme che la reazione possa essere stata in qualche modo eccessiva. Inoltre, è ancora necessario comprendere se dei tre colpi esplosi dall’agente solo uno abbia effettivamente raggiunto il 26enne del Mali.

L’agente della Polfer è stato quindi iscritto nel registro degli indagati anche per consentirgli di nominare i propri periti per gli accertamenti forensi. Le indagini, condotte dalla pm Diletta Schiaffini, prevedono che venga effettuata un’autopsia sul corpo della vittima, per cui ora si attende il conferimento dell’incarico a un medico legale.

Verona, una prima ricostruzione dell’incidente

Secondo quanto finora raccolto, sembrerebbe che la vittima avesse iniziato a creare problemi all’interno della stazione già dall’alba di ieri. Inizialmente l’uomo avrebbe infatti aggredito gli agenti della Polizia locale che erano intervenuti per effettuare i rilievi di un incidente automobilistico, per poi dirigersi verso la stazione di Verona Porta Nuova. Lì avrebbe iniziato a prendere a calci la biglietteria, fino a danneggiarla, per poi proseguire le sue violenze sulle automobili parcheggiate nelle vicinanze e sulla vetrina di una tabaccheria.

Intorno alle 7 del mattino l’uomo era ancora visibilmente alterato e avrebbe tentato di riavvicinarsi alla stazione. Avendo compreso le sue intenzioni, una pattuglia della Polizia ferroviaria avrebbe provato a fermarlo, così da procedere con l’identificazione. L’uomo avrebbe però iniziato ad essere violento, fino ad arrivare a brandire un coltello in direzione degli agenti. Uno di questi avrebbe quindi sparato una serie di colpi intimidatori, per poi colpire direttamente l’uomo, che è deceduto poco dopo.

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