Maltempo, Bologna “sotto una slavina d’acqua”: morto un giovane a Pianoro

Il giovane era rimasto incastrato con sua fratello nella loro automobile e, nel tentativi di fuggire, è stato trascinato via dalle acque; in Emilia Romagna oggi vige l'allerta arancione e il rischio maggiore sembrerebbe essere passato

Redazione
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L’emergenza maltempo continua a tenere in ostaggio il nostro Paese, che da circa due giorni è sconvolto da intensi nubifragi e dai disagi ad essi correlati. La situazione attuale non è troppo diversa, a causa dell’intensa attività di una perturbazione che sta interessando l’intera penisola. La situazione più complessa si trova ancora nelle Regioni del Centro Nord, in particolare in Emilia Romagna dove da ieri vigeva l’allerta rossa a causa del rischio idrogeologico provocato dalle intense piogge.

La Protezione civile ha diramato per l’allerta arancione per varie zone di Emilia-Romagna, Calabria, Veneto,  Basilicata e Lombardia e l’allerta gialla per Abruzzo, Campania, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana e Trentino Alto Adige. I sorvegliati speciali restano i fiumi e in generale i corsi d’acqua, costantemente monitorati per evitare alluvioni o esondazioni che possano provocare tragedie. Purtroppo, a Pianoro, in provincia di Bologna, due fratelli si sono ritrovati intrappolati nella loro auto mentre la strada che stavano percorrendo si è trasformata in un fiume di fango e detriti.

Uno dei due giovani sarebbe riuscito a mettersi in salvo ma l’altro sarebbe stato trascinato via dalla potenza delle acque. Immediate le ricerche dei vigili del fuoco che hanno scandagliato la zona anche con gli elicotteri. Dopo solo qualche ora è stato possibile individuare il corpo, ormai deceduto, della giovane vittima e sarebbero ora in corso le operazioni di recupero. Il sindaco di Pianoro, Luca Vecchiettini, ha fatto sapere che il territorio della città è irriconoscibile e che al momento sarebbe impossibile raggiungere diverse zone a causa degli ostacoli presenti sulle strade.

Priolo: “Non ci sono altri dispersi

Irene Priolo, presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna, ha dichiarato che Bologna è stata invasa da una sorta di “slavina d’acqua” in particolare a causa dell’esondazione del Ravone e dalla fuoriuscita di acqua dai tombini e dagli scoli della città. La presidente ha però voluto rassicurare la popolazione, sostenendo che al momento non vi sono altri dispersi o scomparsi, oltre alla vittima vent’enne che è staa recuperata questa mattina.

A Bologna avrebbe smesso di piovere e la popolazione si è trovata a dover far fronte ad uno spesso strato di fango che ha coperto l’intera città. “Un disastro” è come l’intera situazione è stata definita da una residente, impegnata con altre persone a cercare di pulire le strade di Bologna. Comunque sembrerebbe che nella zona le auto stiano circolando senza problemi e pian piano la situazione a Bologna sta tornando alla normalità.

In Romagna però i disagi legati al maltempo non si fermano nel capoluogo. La circolazione ferroviaria infatti è stata sospesa tra le stazioni di Rimini e Cervia, sulla linea Rimini-Ravenna, per la pioggia che ha provocato l’allagamento dei binari nella stazione di Cesenatico, mentre in provincia di Reggio Emilia, il torrente Crostolo è tracimato nel comune di Cadelbosco di Sopra dove il sindaco Marino Zani ha firmato un’ordinanza di evacuazione per i cittadini di diverse zone sottolineando il “pericolo imminente“.

La gravissima situazione a Bologna

Ancora una volta il territorio dell’Emilia Romagna è quello maggiormente flagellato dalle ondate di maltempo. Stavolta è la zona di Bologna ad aver subito le conseguenze più gravi, a causa degli allagamenti e delle esondazioni che la pioggia scrosciante ha provocato. In circa quattro ore, nella notte, sarebbero caduti 80 millimetri di pioggia, con la fase critica che è stata raggiunta intorno alle 21 di ieri.

Il primo ad esondare è stato il torrente Ravone, le cui acque hanno bloccato una delle principali arterie di collegamento della città, dove si trova anche l’ospedale maggiore, provocando quindi innumerevoli disagi alla popolazione e alle autorità. Pian piano l’acqua ha poi raggiunto anche l’area sud-ovest della città, in cui diverse strade sono state chiuse per salvaguardare la sicurezza dei cittadini. Poco prima della mezzanotte hanno poi esondato anche il torrente Savena e il fiume Reno, le cui acqua sono giunte nelle vicinanze delle abitazioni.

Il sindaco ha quindi tempestivamente firmato un’ordinanza di evacuazione dei piani interrati, seminterrati e terra degli edifici posti  nelle vicinanze di questi corsi d’acqua. La pioggia ha iniziato a scemare intorno a mezzanotte, anche se i disagi e la paura hanno continuato ad attanagliare le zone periferiche della città. Intorno alle 22 è esondato il fiume Idice in zona Ca’ Ghironda e la Val di Zena e San Lazzaro si sono allagate a causa dell’innalzamento rapidissimo delle acque dei corsi d’acqua presenti.

Maltempo, ieri una situazione sempre più tesa

Il timore è che in queste zone possa verificarsi una nuova alluvione, ovvero la quarta in meno di due anni. La situazione è attentamente monitorata con i fiumi che sono sorvegliati speciali. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) ha fatto sapere che ieri intorno alle 9:30 le stazioni sismiche di Stromboli hanno registrato un segnale associabile a un evento di frana che presenta una durata di circa 18 minuti. Sembrerebbe inoltre che a seguito di questa frana il tremore vulcanico abbia raggiunto livelli alti.

La situazione si è aggravata anche a Caltanissetta, dove la notte scorsa un pluviale si è staccato e ha provocato l’allagamento delle sale operatorie e del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia. La struttura è stata messa in sicurezza questa mattina dai vigili del fuoco e sembrerebbe che non siano stati registrati danni a persone, pazienti o dipendenti, così come alle attrezzature. Il maltempo, insomma, starebbe creando innumerevoli disagi sull’intera penisola e sembrerebbe che la situazione non migliorerà almeno fino alla tarda serata di domani.

Maltempo, nubifragi e allagamenti nelle Marche

Nella giornata di ieri la perturbazione ha iniziato ad interessare anche Regioni più centrali. Nello specifico, il territorio delle Marche ha maggiormente risentito delle conseguenze del maltempo. La pioggia insistente ha infatti provocato allagamenti e disagi soprattutto nella zona costiera tra Senigallia e Ancona, dove i disagi sono numerosissimi. Diverse strade sono state invase dal fango e dai detriti, a causa delle pressioni che l’acqua sta esercitando sul sistema fognario della zona. Sono stati registrati diversi allagamenti anche nella zona di Ancona.

Il fiume Misa è sotto controllo ma al momento non desta preoccupazione. Il sindaco Massimo Olivetti ha comunque disposto l’apertura del centro operativo comunale per monitorare la situazione ed evitare che improvvisi peggioramenti delle condizioni meteo possano mettere in pericolo i cittadini. Anche a Montemarciano sono state registrate diversi disagi a livello della viabilità. La pioggia sta provocando disagi e alcuni allagamenti sulla A14 Bologna-Taranto il cui tratto Marotta- Senigallia è stato temporaneamente chiuso, in entrambe le direzioni.

Maltempo, le precipitazioni si spostano verso Sud

Da questa sera la perturbazione dovrebbe interessare principalmente le Regioni del Sud Italia e già da ieri si è iniziato ad assistere ai primi disagi riguardanti queste Regioni. In Campania oggi è scattata l’allerta arancione, ma già da ieri le linee della Circumvesuviana hanno subito forti rallentamenti a causa delle precipitazioni ininterrotte. Parte delle linee sono state addirittura sospese per garantire la sicurezza di passeggeri e dipendenti.

La situazione in Sicilia è piuttosto preoccupante, in particolare nei territori di Caltanissetta, Gela, Sommation e Riesi dove le forti piogge hanno richiesto circa 30 interventi da parte dei vigili del fuoco. I soccorsi sono intervenuti nello specifico per salvare cittadini le cui auto si erano impantanate o per procedere a liberare i piano terra delle abitazioni dalle acque. Il sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro, ha invitato i cittadini a compiere solamente gli spostamenti strettamente necessari ed ha indetto la chiusura delle aree verdi, del cimitero comunali e delle riserve naturali.

In Calabria le scuole sono rimaste chiuse in diversi comuni a seguito della diramazione dell’allerta arancione per il maltempo. Pioggia, vento e nebbia, nel corso della notte scorsa e nelle prime ore di oggi, hanno causato disagi alla viabilità ma, al momento, non si registrano problemi particolari.

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