Scholz avverte l’Iran e assicura nuove armi a Israele: ecco cosa sta succedendo

Redazione
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Nel contesto delle tensioni geopolitiche attuali, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito il sostegno incondizionato della Germania a Israele, assicurando che le consegne di armi al Paese proseguiranno anche in futuro. Scholz, parlando al Bundestag, ha affermato che “Israele può fare affidamento” sulla Germania per queste forniture. Le sue dichiarazioni giungono mentre il conflitto in Medio Oriente continua a preoccupare la comunità internazionale.

Scholz ha inoltre insistito sulla necessità di trovare una tregua nella regione, sottolineando come la Germania sia impegnata nel sostenere la stabilità e la pace a lungo termine. Il discorso del cancelliere arriva in vista del Consiglio Europeo, dove i leader dell’Unione discuteranno su questioni cruciali riguardanti la sicurezza internazionale, incluse le tensioni tra Israele e i suoi vicini.

Questo annuncio si inserisce in un quadro più ampio delle attuali politiche estere tedesche, che vedono Berlino fortemente impegnata anche sul fronte ucraino. Il sostegno militare e finanziario alla difesa dell’Ucraina contro l’aggressione russa rimane centrale, con Scholz che ha sottolineato l’importanza di inviare “un chiaro messaggio a Putin”, confermando che gli aiuti continueranno.

Le parole di Scholz riguardo a Israele, inoltre, sono state accompagnate da un chiaro avvertimento all’Iran, esortandolo a non attaccare Israele e accusando Teheran di “giocare col fuoco” con i suoi lanci di razzi.

Mentre la Germania riafferma la sua posizione di alleato chiave per Israele e l’Ucraina, il cancelliere si prepara anche ad affrontare questioni economiche rilevanti, come i rapporti commerciali con la Cina e la crisi del settore industriale tedesco, con un vertice imminente dedicato a una nuova agenda industriale.

Le dichiarazioni di Scholz riflettono dunque una strategia volta a rafforzare le relazioni con gli alleati e a mantenere una linea di dialogo aperta, anche con attori difficili come la Russia, ma senza mai sacrificare gli interessi degli ucraini e dei partner occidentali.

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