Giuli alla Buchmesse: “La cultura è un pilastro moltiplicatore di ricchezza”

Il ministro Giuli ha dichiarato inoltre che il suo obiettivo è quello di ideare nuove misure per incentivare la lettura e la diffusione del libro, soprattutto tra i più giovani

Redazione
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Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha presenziato all’inaugurazione dello Stand Collettivo italiano alla Buchmesse, la fiera del libro più prestigiosa in Europa e una delle maggiori del mondo che si tiene a Francoforte, in Germania, da oggi fino al 20 ottobre. In questa edizione, l’Italia, dopo 36 anni, figura come Ospite d’Onore.

Lo Stand italiano alla Buchmesse

Lo Stand collettivo italiano è stato organizzato dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori. Lo stand è stato inaugurato oggi dai ministri della Cultura italiano e tedesco, Alessandro Giuli e Claudia Roth, con l’Ambasciatore d’Italia in Germania Armando Varricchio, il Direttore dell’Ufficio di Berlino dell’Agenzia ICE Ferdinando Fiore, il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta, il direttore della Buchmesse Juergen Boos e molti editori italiani.

Il presidente AIE ha dichiarato che “da oggi la Buchmesse parla italiano”, infatti nella Fiera ci sono più di 230 espositori che rappresentano l’editoria italiana. Ha proseguito dichiarando che l’Italia è pronta a sfruttare ogni occasione “per crescere ancora di più” e ha sottolineato che rispetto alla prima volta in cui ha svolto il ruolo di Ospite d’Onore, il mercato è cresciuto di quattro volte.

E ha anche una buona capacità di imporsi all’estero, con 7.838 diritti di traduzione venduti. Ma il presidente ha dichiarato anche che nonostante questi punti positivi, ci sono ancora delle fragilità “che, se non affrontate in una logica di sistema, rischiano di indebolirci sul piano interno”. Quindi è necessario capire e rimediare a questi punti deboli, sperando di farlo “in un tavolo di filiera con il Ministro Giuli”.

Il ministro Giuli, invece, ci ha tenuto a sottolineare l’infinita importanza della cultura, dichiarando che nonostante i danni economici mondiali, “siamo convinti che la cultura sia un pilastro moltiplicatore di ricchezzae che “la cultura non si conta ma si pesa, ha un valore inestimabile“. Ha affermato che durante la sua carica farà di tutto per garantire che la cultura resti un punto centrale dei finanziamenti pubblici del governo. E ha ribadito che, come già dichiarato in Parlamento, il Ministero della cultura deve agire “per aiutare l’editoria, le biblioteche, luoghi dove chi non ha possibilità può trovare un presidio a disposizione”.

Buchmesse, il ministro della cultura Alessandro Giuli
Buchmesse, il ministro della cultura Alessandro Giuli

Ha affermato che il suo obiettivo è ideare misure per incentivare la lettura e la diffusione del libro sia in forma fisica che digitale. Si deve agire “presidiando le infrastrutture che la rendono possibile e la incentivano, a partire dalle biblioteche di prossimità”. Ma si punta anche a promuovere la lettura tra i più giovani “attingendo a risorse eccezionali”, come quelle provenienti dalla bigliettazione di musei e luoghi pubblici della cultura.

Giuli ha ricordato la presenza della Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito che sono state fatte grazie al lavoro del ministro Sangiuliano e che nel primo anno di applicazione hanno dato ottimi risultati. Ed essendo nuovi strumenti per far riavvicinare i giovani alla lettura ha promesso che “faremo un’azione per raggiungere tutti i beneficiari, informandoli su come accedere ai loro diritti”. Giuli ha ribadito inoltre il sostegno alle case editrici, anche nella loro crescita internazionale.

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