Il Consiglio dei ministri ha comunicato ieri sera i punti centrali della prossima manovra finanziaria, sottolineando che ben 3,5 miliardi di euro saranno recuperati grazie al contributo delle banche, come già annunciato settimane fa dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. La notizia aveva però mandato in fermento il settore degli istituti di credito, preoccupati da una possibile tassazione degli extraprofitti decisa dal ministero.
La contrarietà di Forza Italia e anche l’intervento del premier Meloni che ha smentito la notizia, avrebbero convinto il Mef e il governo a cercare una strada alternativa, con un contributo “una tantum” e soprattutto richiesto a seconda di determinate condizioni. Oggi, l’Associazione Bancari Italiana ha preso la parola sulla questione, dichiarando che al momento non vi saranno commenti sulla decisione del governo. “Il comitato esecutivo di Abi – si legge infatti in un comunicato – udite le comunicazioni del Presidente Antonio Patuelli e del Direttore Generale Marco Elio Rottigni, ha deciso che l’Abi si esprimerà sul disegno di Legge di bilancio dello Stato quando sarà possibile esaminarne l’articolato“.
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Manovra, per gli analisti finanziari il contributo “sarà sopportabile per le banche“
Notizie rassicuranti giungono anche dalle stime effettuate dagli analisti finanziari che si sarebbero espressi sul contributo richiesto agli istituti di credito, sottolineando che questo potrebbe rivelarsi “sopportabile” e quindi gestibile dalle banche. “A nostro avviso la strutturazione di questo tipo di contributo è positiva per le banche, perché non va a impattare il conto economico, come previsto l’anno scorso” hanno infatti commentato gli analisti di Intermonte, evidenziando che non sarebbero presenti rischi di riduzione o intaccamento delle remunerazioni in quanto il tema è di cassa e non a livello di utile.
Sulla questione si sono espressi anche gli analisti di Mediobanca, che hanno sottolineato l’assenza di tassazione sugli extraprofitti, come promesso dal governo, in favore di una “misura di liquidità” che è in linea con la proposta dell’Associazione bancaria italiana e che quindi sarà “sostenibile” per il settore.
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