Tajani: “Niente nuove tasse, possibile contributo delle banche di 3-4 miliardi”

Il ministro degli Esteri ha comunque sottolineato che tale argomento sarà centrale nella riunione del Consiglio dei ministri di questa sera, dove forse sarà possibile fare maggiore chiarezza

Redazione
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Il vicepremier forzista Antonio Tajani ha confermato che “non ci saranno nuove tasse” all’interno della Legge di bilancio 2025, come già ribadito diverse volte nel corso delle scorse settimane. Il ministro ha però anche sottolineato che al settore bancario sarà richiesto un contributo per finanziare parte della manovra e questo potrà avere un valore che si aggira intorno ai “3-4 miliardi di euro“. Una sorta di risposta al caos di queste settimane, causato in parte da un’intervista del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che avrebbe lasciato intendere che il governo stesse valutando un aumento delle imposte.

Il ministro degli Esteri, comunque, non si è sbilanciato eccessivamente sull’argomento, sostenendo che stasera l’argomento sarà discusso nel corso del Consiglio dei ministri, previsto per le ore 20. “Vediamo stasera” ha infatti confermato il vicepremier ai cronisti presenti fuori alla Camera, dove è ora in corso la discussione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in merito al Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre, ricordando che anche nella giornata di ieri i ministri sono rimasti in riunione fino a tarda serata.

Tajani: “Nessuna nuova tassa

Il leader si è detto convinto della assenza totale di nuove tassazioni per il prossimo anno, in riferimento anche alla presunta imposta sugli extraprofitti che sarebbe stata annunciata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il ministro degli Esteri ieri ha dichiarato di ritenere assurda la dicitura extraprofitti” poiché questa farebbe riferimento ad un governo che decida al posto dei cittadini cosa è “extra” e cosa non lo è, quasi come fosse un regime.

Oltre a questo, il vicepremier ha sostenuto che Forza Italia è contraria al generale aumento delle tasse e che l’unica soluzione che al momento potrebbe essere presa in considerazione è quella di un contributo volontario delle banche che non abbia carattere punitivo ma che sia “una tantum” e previsto solo in determinate circostanze. Sembrerebbe quindi che anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze si stia muovendo in questa direzione, come dimostrano le parole dello stesso Tajani.

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