Crisi in Corea: aumenta la tensione tra il Nord e il Sud

Per i due esperti di questioni coreane Carlin e Hecker le ostilità tra la Corea del Nord e la Corea del Sud non sono mai state così gravi dal 1950, quando iniziò la guerra di Corea nel contesto della guerra fredda

Redazione
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Oggi ci troviamo in un’epoca storica in cui diverse zone del mondo sono travolte da gravi conflitti che non danno alcun segnale di fermarsi. E in questa situazione di crisi si stanno riaccendendo anche le ostilità tra la Corea del Nord e la Corea del Sud: dopo che Seul ha inviato dei droni sui cieli nordcoreani, Pyongyang ha risposto distruggendo le strade e le ferrovie che la collegavano al Sud e Seul ha reagito aprendo “fuoco di risposta”.

Crisi in Corea: botta e risposta tra Nord e Sud

Gli scontri tra il Nord e il Sud della Corea si stanno riaccendendo in questi ultimi giorni, alzando al massimo la tensione tra i due paesi nemici. La Corea del Sud ha inviato in 3 diverse occasioni nel mese di ottobre dei droni pieni di volantini di propaganda anti Kim Jong-un, il leader nordcoreano, commettendo una violazione dello spazio su Pyongyang.

Il leader nordcoreano ha così convocato lunedì un vertice di alto livello sulla sicurezza nazionale per analizzare un piano di “azione militare immediata”, in cui hanno partecipato i massimi funzionari del Paese, tra i quali il capo dell’esercito e i ministri della Sicurezza dello Stato e della Difesa. Secondo l’agenzia ufficiale Kcna, Kim Jong-un “ha esposto la direzione dell’azione militare immediata e ha indicato importanti compiti da assolvere nell’operazione di deterrenza bellica e nell’ esercizio del diritto all’autodifesa”. 

Il leader della Corea del Nord ha definito l’azione del nemico come una “seria provocazione” e “ha espresso una dura posizione politica e militare”. Inoltre lo scorso weekend il Nord ha minacciato di provocare un “terribile disastro” a Seul, nel caso in cui avesse inviato altri droni a Pyongyang. Le voci che circolano sembrano addossare la colpa dei droni a gruppi di attivisti del Sud che da tempo inviano forme di propaganda anti-Kim verso nord, in genere tramite palloni aerostatici. Nonostante Seul non confermi il caso droni, Kim Yo-jong, la sorella del leader nordcoreano ha affermato di avere “prove evidenti” del coinvolgimento dei soldati sudcoreani e ha dichiarato che Seul “pagherà a caro prezzo per le sue incursioni”. 

La Corea del Nord ha deciso di rispondere a Seul ordinando alle truppe posizionate nella frontiera di sparare nel caso avvistassero ulteriori droni sudcoreani. Inoltre questa mattina mattina verso le 5 italiane ha bombardato le reti stradali e ferroviarie di collegamento tra i due paesi. Pyongyang ha colpito “parte delle strade Gyeongui e Donghae a nord della linea di demarcazione militare intorno a mezzogiorno”, ha riferito lo Stato Maggiore Congiunto di Seul (Jcs) che ha rafforzato la sorveglianza nell’area. La risposta di Seul è stata effettuare “un fuoco di risposta nelle aree a sud della linea di demarcazione militare”, hanno riferito i capi di stato maggiore congiunti.

La guerra di Corea

La guerra di Corea tra la zona Nord e Sud della penisola coreana ha avuto luogo dal 1950 al 1953, nel contesto della guerra fredda tra Usa e Russia. Scoppiò a causa dell’invasione del Nord, appoggiato da Mosca, nella parte meridionale, appoggiata da Washington. Siccome il conflitto si è concluso solo con un armistizio, e non con un trattato di pace, sulla carta le due zone della penisola sono ancora tecnicamente in guerra.

Qualche mese fa due ex funzionari statunitensi esperti di questioni coreane Robert Carlin e Siegfried Hecker hanno pubblicato un’analisi che considerava la situazione attuale nella penisola come la più grave dal 1950. Gli studiosi sono convinti che l’attuale leader nordcoreano abbia “preso la decisione strategica di scatenare una guerra”, sottolineando che non sono sicuri “quando e come Kim Jong-un premerà il grilletto, ma il pericolo va ben oltre i soliti avvertimenti di Washington, Seoul e Tokyo contro le ‘provocazioni di Pyongyang’”.

Quindi le ostilità tra le due Coree si fanno sempre più aggressive e il contesto internazionale attuale non aiuta. Infatti la Corea del Nord si è riavvicinata alla Russia ed è coinvolta nella guerra in Ucraina con l’invio di munizioni. E, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Pyongyang invierebbe anche soldati nordcoreani a Mosca.

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