Elon Musk, magnate proprietario di Tesla e SpaceX, ha portato a casa un nuovo traguardo nella corsa allo spazio. Il razzo vettore Super Heavy progettato dalla sua azienda per essere riutilizzabile è riuscito a completare quasi perfettamente il rientro controllato nella sua piattaforma di recupero. Le immagini dello straordinario ritorno del razzo hanno fatto il giro del mondo, dimostrando che le missioni Starship del miliardario sudafricano sono per il momento le più avanzate in tutto l’Occidente.
Il Ceo di SpaceX non è riuscito a contenere l’emozione per l’immenso successo, come dimostrano le sue parole su X, piattaforma social di sua proprietà: “Ho appena ispezionato il booster della Starship, che i bracci hanno ora rimesso nel suo supporto di lancio. Sembra fantastico. Alcuni ugelli esterni del motore sono deformati dal calore e si sono verificati altri piccoli problemi, ma sono facilmente risolvibili“. La missione sarebbe quindi un successo senza precedenti, nonostante si siano comunque verificati alcuni piccoli incidenti di percorso.
Leggi Anche
L’atterraggio del razzo di Musk a Mechazilla
Il razzo Super Heavy sarebbe decollato ieri dalla stazione di Mechazilla in Texas e dopo aver sganciato la navicella ha fatto ritorno in alcuni minuti alla rampa di lancio. Il razzo avrebbe quindi eseguito una discesa controllata e dalla rampa si sarebbero allungate un paio di bacchette che avrebbero recuperato il razzo durante la sua discesa. La missione è stata trasmessa in diretta streaming su X, raccogliendo milioni di visualizzazioni e lo stupore di tutti coloro che sono riusciti ad assistere all’atterraggio.
Al momento, quindi, Starship è il sistema missilistico più potente presente sul mercato e si ipotizza che con questa nuova tecnologia riutilizzabile in alcuni anni sarà possibile trasportare l’essere umano sulla Luna o su Marte. “La starship è progettata per far ripartire il suo razzo propulsore entro un’ora dal decollo. Il propulsore rientra entro circa 5 minuti, quindi il tempo rimanente è dedicato al ricaricamento del propellente e al posizionamento di una nave in cima al propulsore” ha spiegato Elon Musk, fiero dell’innovazione che è riuscito a produrre.
Oltre alla missione del razzo Super Heavy, il magnate di Space X ha ottenuto un secondo successo, legato alla missione Hera dell’Agenzia spaziale europea, che si prefigge di portare in orbita una sonda dedicata alla difesa planetaria. Nella missione è stato utilizzato un razzo Falcon 9 di Space X che aveva proprio il compito di trasportare la sonda, che nell’ottobre 2026 raggiungerà l’asteroide Didymos per comprendere se sia possibile deviare un oggetto nello spazio.
© Riproduzione riservata