Medio Oriente, due carrarmati Idf irrompono in base Unifil: 15 intossicati

Israele ha chiarito che quanto accaduto sarebbe riconducibile ad un incidente e che al momento sarebbe indispensabile l'allontanamento di queste truppe dal territorio, per la loro stessa sicurezza

Redazione
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Gli scontri tra le truppe di Israele e i militanti di Hezbollah al confine tra lo Stato ebraico e Libano in Medio Oriente continuano ad interessare piuttosto da vicino i contingenti Unifil presenti sul territorio. Benjamin Netanyahu ha chiesto l’allontanamento di questi soldati dalle zone in cui imperversano i combattimenti, mentre l’Idf ha fatto irruzione con due carri armati all’interno di una delle basi dei Caschi Blu.

Sembrerebbe che nel corso di questa operazione sia stato distrutto il cancello principale della struttura e che ben 15 peacekeeper siano rimasti intossicati a causa del fumo scaturito da alcuni colpi sparati dall’Idf a cento metri di distanza dal luogo dell’irruzione. “Un incidente inaccettabile” ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto, mentre il Capo di Stato Maggiore Luciano Portolano ha invitato il suo omologo israeliano a “evitare ulteriori azioni ostili“.

Nella tarda serata di oggi, mentre la tensione sulla questione continuava a crescere, l’Idf ha dato la sua versione degli eventi, chiarendo che quanto accaduto nella base dell’Unifil fosse un incidente che non si sarebbe potuto evitare. “Un carro armato che cercava di evacuare soldati feriti, mentre si trovava sotto il fuoco nemico, ha indietreggiato di diversi metri e ha colpito una postazione dell’UNIFIL” è stato dichiarato dalle truppe israeliane, che hanno poi chiarito: “Una volta cessato il fuoco nemico, e in seguito all’evacuazione dei feriti, il carro armato ha lasciato la postazione“.

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