Liguria, Orlando sulla protezione dati: “Serve un cambio di rotta per la Regione”

Orlando ha parlato della sanità in Liguria, definendola un "referendum" tra chi vuole una sanità pubblica e chi ha privilegiato la sanità privata

Redazione
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Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, Andrea Orlando ha espresso forti preoccupazioni riguardo la sicurezza dei dati in Italia. Intervenendo a “Il caffe’ della domenica” su Radio 24, ha sottolineato che il sistema attuale è insufficiente, definendolo un “colabrodo” e criticando il governo per la sua mancanza di azione concreta. Orlando ha evidenziato come, sebbene alcuni cittadini noti siano stati oggetto di spionaggio, non si conosca l’ampiezza del problema per tutti gli altri.

Secondo Orlando, lo spionaggio non avviene solo per raccogliere notizie, ma anche per scopi più subdoli, come ottenere vantaggi economici o legali. Ha invitato il governo a smettere di adottare un atteggiamento vittimista e a concentrarsi sulla costruzione di un sistema di protezione dati che già esiste in altri Paesi.

Orlando e l’unità nel centrosinistra

Orlando ha anche parlato della necessità di ritrovare l’unità nel centrosinistra, sottolineando che la Liguria, grazie al suo clima mite, potrebbe favorire questo processo. Ha affermato che una coalizione unita tra Pd, M5S e altre forze di opposizione è cruciale per costruire un’alternativa al governo attuale. Inoltre, ha ribadito che il risultato delle prossime elezioni regionali potrebbe essere un “tre a zero” a favore della coalizione, a patto che ci sia coesione.

Orlando ha proposto un piano di reindustrializzazione sostenibile per attrarre imprese nella regione, puntando su innovazione, trasferimento tecnologico e produzione di energie rinnovabili. Ha evidenziato la necessità di offrire servizi alle imprese e opportunità ai giovani, affermando che attualmente molti laureati lasciano la Liguria per mancanza di sbocchi professionali adeguati.

Riguardo alle infrastrutture, Orlando ha respinto le critiche mosse da chi, secondo lui, non ha realizzato alcuna opera negli ultimi nove anni. Ha affermato che il suo governo si impegnerà a completare tutte le opere già progettate e finanziate. Inoltre, ha proposto di riportare le decisioni nelle istituzioni e di combattere la corruzione attraverso leggi più severe contro il conflitto di interessi e la trasparenza.

Infine, Orlando ha parlato della sanità in Liguria, definendola un “referendum” tra chi vuole una sanità pubblica e chi ha privilegiato la sanità privata. Ha denunciato la disorganizzazione degli ospedali e le lunghe liste d’attesa, e ha delineato un piano per migliorare il servizio pubblico, aumentando il numero di personale e migliorando le condizioni lavorative.

In sintesi, Orlando ha evidenziato la necessità di un cambio di rotta nella gestione dei dati, delle infrastrutture e della sanità, per restituire alla Liguria un futuro più sicuro e sostenibile.

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