Jannik Sinner porta a casa una nuova vittoria sul campo del Rolex Shangai Masters Atp 1000 di Shanghai, dove con uno straordinario 7-6(4), 6-3 ha sconfitto la quarta testa di serie del torneo Novak Djokovic. La vittoria è arrivata dopo due soli set, a un’ora e mezza dall’inizio del match, tra il visibilio del pubblico e l’emozione incontrollata del numero uno al mondo. Per Jannik Sinner si tratta del settimo titolo stagionale, il terzo Masters 1000 e il 17oesimo in carriera.
“È stata una delle sfide più difficili e visto l’avversario è una vittoria speciale. Nole è una leggenda dello sport ed è sempre dura giocare contro di lui” ha dichiarato il tennista altoatesino alla fine della partita, presentandosi con la calma e l’umiltà che ormai lo caratterizzano nello scenario comune. “Lui ha servito alla grande nel primo set ma io ho tenuto e sapevo di avere le armi per potermi battere fino alla fine” ha sostenuto l’atleta, per poi sorridere davanti ad una delle domande dei cronisti: “Il segreto per battere Djokovic? Niente, sono solo stato capace di sfruttare meglio le poche chance che mi ha dato“.
Djokovic contro Sinner perde il titolo numero 100
La vittoria che ha incoronato Jannik Sinner come il re di Shanghai è stata al tempo stesso un’amarissima sconfitta per il Novak Djokovic, sceso sul duro degli Atp 1000 “Rolex Shanghai Masters” con l’obiettivo di aggiudicarsi il suo centesimo titolo. I due set però hanno rivelato un Sinner più concentrato e più capace di sfruttare le occasioni che gli si sono presentate. Nel primo set i due fuoriclasse hanno mantenuto un equilibrio iniziale, che si è poi trasformato in un vantaggio 3-0 per l’azzurro, che ha iniziato a prendere il possesso del match.
Il set si chiude quindi 7-6 per Sinner, a seguito di una piccola rimonta del serbo che si è però rivelata insufficiente. Il secondo set sembrava aver ristabilito l’equilibrio iniziale, che è stato dopo poco distrutto dall’atleta italiano che ha confermato un talento e un’ambizione piuttosto rari in questa epoca, con un risultato di 6-3.
