Conte non lascia le sue posizioni: “Renzi? Incompatibili, se ha disegno con Schlein sarebbe grave”

"Non si può chiedere al Movimento di rinunciare ai propri principi e alle proprie battaglie" ha infatti dichiarato Giuseppe Conte, sostenendo l'esistenza di differenze all'interno di questa possibile coalizione, su cui sarà necessario lavorare nell'ottica della costruzione di un piano che sia adeguato per gli obiettivi di tutti

Redazione
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Il nostro modo di fare politica e stare nelle istituzioni è incompatibile con quello di Matteo Renzi“, così Giuseppe Conte rivendica nuovamente il veto contro Italia Viva all’interno della coalizione di centrosinistra, riaccendendo le polemiche che ormai da mesi scuotono l’ex Campo largo, solo per definizione perché mai realmente esistito. Il leader del Movimento 5 Stelle non ha intenzione di smuoversi dalla sua posizione, convinto della necessità di un’alternativa al governo Meloni che però non sia costituita da tutti coloro che potrebbero portare voti, ma che abbia alla base un’agenda politica solida che sarà portata avanti da partiti che hanno realmente caratteristiche e ideologie in comune.

Così la diatriba prosegue, a poche settimane dall’inizio dell’Assemblea costituente che i pentastellati dovranno affrontare e nel mezzo del tentativo di Elly Schlein di creare una coalizione tra partiti di centro e sinistra che realmente possa costruire un fronte unito contro la maggioranza di Giorgia Meloni. “Non si può chiedere al Movimento di rinunciare ai propri principi e alle proprie battaglie” ha infatti dichiarato Giuseppe Conte, sostenendo l’esistenza di differenze all’interno di questa possibile coalizione, su cui sarà necessario lavorare nell’ottica della costruzione di un piano che sia adeguato per gli obiettivi di tutti.

Il leader pentastellato ha poi voluto smentire ogni voce su un suo possibile accordo con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in merito ai voti della Consulta e in Rai, sostenendo che tutte le battaglie portate avanti dal Movimento “parlano per noi” e aggiungendo: “Queste accuse sono fango che respingiamo al mittente“. Conte ha infatti chiarito che i pentastellati sono critici nei confronti dell’operato del premier che “sta tradendo tutte le promesse fatte agli elettori“, tra cui il taglio delle tasse, i finanziamenti alla sanità e la rivalutazione delle pensioni.

Conte: “Se Schlein e Renzi avessero un disegno sarebbe grave

Il leader del Movimento 5 Stelle, incalzato sulle dichiarazioni di Matteo Renzi riguardanti un ipotetico disegno creato insieme alla segretaria del Pd Elly Schlein, non si è mostrato particolarmente preoccupato da queste indiscrezioni. “Se hanno un disegno o meno andrebbe chiesto a Schlein” ha ribattuto, per poi sottolineare che se questo fosse vero sarebbe piuttosto grave, soprattutto nell’ottica di una sua creazione “sulla testa del M5S e di Avs“.

Il leader del M5S Giuseppe Conte
Il leader del M5S Giuseppe Conte

In questo senso, il leader pentastellato ha voluto sottolineare che le opposizioni del partito a Matteo Renzi sono di natura squisitamente politica” e in nessun modo personale. Conte ha infatti chiarito di non sposare l’idea di politica che ha il leader di Italia Viva, “che fa affari in giro per il mondo e al contempo siede in Parlamento“. Il pentastellato ha infatti evidenziato che, dopo 15 anni di vita in politica, il Movimento continua a tenere alta l’asticella dell’etica pubblica” perché non ha ceduto e non è diventato “una struttura di potere o clientelismo“, ma ha preferito tenere sempre al centro “i bisogni di famiglie, persone e imprese“.

Conte: “Per noi ‘Campo largo’ non è mai esistito

Giuseppe Conte ha poi ribadito come per il Movimento 5 Stelle la dicitura “Campo largo” non sia mai effettivamente esistita, nonostante la forte spinta unitaria che ha sempre caratterizzato i pentastellati. La spiegazione che il leader ha rilasciato riguarda specificamente la conformazione di questa alleanza, su cui il M5S vorrebbe lavorare affinché si mantenga una certa serietà nei confronti degli elettori che si aspettano un campo coeso, che sta insieme non solo per vincere, ma soprattutto per governare, condividendo una visione comune e obiettivi chiari“.

Il leader pentastellato, poi, non ha negato l’esistenza di alcune “differenze” tra il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico, sottolineando che da sempre però le posizioni del suo partito sono chiare. “Stop all’invio delle armi e impegno affinché il governo promuova politiche di pace in seno alla comunità internazionale” sono i due punti programmatici del Movimento, che si rifanno anche alle tragedie che quotidianamente si verificano a Gaza, dove “va detto a Netanyahu che la reiterata violazione del diritto internazionale è tale anche quando a compierla è una ‘democrazia amica’ dell’Occidente“.

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