Mattarella: “Necessaria una difesa comune europea contro minacce esterne”

Il presidente sottolinea inoltre l'importanza di non lasciare soli gli Stati Uniti nel garantire la stabilità internazionale e contrastare chi non rispetta il diritto internazionale. L'Ue deve quindi agire acquisendo "vere, efficaci, capacità militari"

Redazione
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato ieri in Polonia, a Cracovia, per il 19esimo vertice Arraiolos, un vertice che ogni anno riunisce i capi di Stato. Quest’anno hanno partecipato, oltre ai presidenti di Italia e Polonia, anche i capi di Stato di Bulgaria, Germania, Croazia, Grecia, Estonia, Slovenia, Lettonia, Ungheria e Slovacchia. I lavori si sono concentrati sulle necessità del rafforzamento dei legami transatlantici e il tema centrale è stato la guerra in Ucraina.

Mattarella ha lanciato l’appello ai 27 stati europei di unirsi in una difesa comune Ue contro le minacce che vengono dalle guerre in corso e ha ribadito la necessità di un’alleanza “irrinunciabile” con gli Usa, per aiutarli a garantire “la stabilità internazionale”. Al termine del dibattito con gli altri presidenti, il Capo di Stato ha annunciato la convocazione per il 23 di ottobre del Consiglio supremo di difesa, che riunisce Presidente, premier, ministri e vertici della Difesa, incentrato sugli sviluppi dei due conflitti.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Mattarella: necessità di una difesa comune Ue

Il presidente italiano ha ribadito l’urgente necessità che in un momento di crisi come questo i paesi europei si stringano in un legame ancora più forte di alleanza, superando la frammentazione attuale. In un contesto in cui Putin minaccia di usare il nucleare e parla di un nuovo “ordine mondiale” e in cui Israele attacca le basi Onu, Mattarella sottolinea l’urgenza di una difesa comune europea integrata con la Nato, per ridare protagonismo all’Europa e contrastare le minacce esterne, in primis quella russa.

Il presidente ha sottolineato che rafforzare la difesa europea non significa solo aumentare le spese militari, “ma richiede ben altro” e ha confessato di sentirsi rammaricato dal fatto che “immense quantità di risorse finanziarie” vengano utilizzate per l’acquisto di armi, quando potrebbero essere impiegate in iniziative di carattere sociale. Ovviamente siamo costretti a farlo a causa del “mutamento del clima che è calato all’improvviso sul nostro Continente”, riferendosi all’invasione russa in Ucraina, “e dal manifestarsi di una sua sorprendente aggressività militare fuori dalla storia e dalla razionalità”.

Aiutare Usa a garantire stabilità internazionale

Mattarella ha poi dichiarato che si sta tentando di introdurre il principio che gli stati confinanti o anche soltanto prossimi a uno stato più grande e forte hanno sole due strade: “l’allineamento politico, economico, culturale o l’invasione”. E ripercorrendo gli ultimi anni dei rapporti tra Mosca e Kiev, ha portato all’attenzione che nella scelta russa ci sono due “errori di valutazione”: Putin ha pensato che gli Usa si fossero dimenticati dell’Europa per rivolgersi al Pacifico e ha ritenuto che l’Ue, disunita, non avrebbe “creato difficoltà”.

Invece Biden ha nuovamente portato la sua attenzione all’Europa e l’Unione è stata unita nel sostegno all’Ucraina. Ora la Russia si aspetta che gli Usa tornino a incentrare la loro attenzione sul Pacifico, in vista delle elezioni presidenziali, “oppure che tornino a un disimpegno, come avvenne negli anni ’20 del secolo scorso”. In quel caso “l’Ue non sarebbe, per la Russia, un ostacolo insuperabile”. Quindi ha ribadito che l’unico modo per contrastare la minaccia russa è “una Unione con adeguate capacità militari che soltanto una vera Difesa comune può assicurare“, garantendo nello stesso momento un forte legame dell’Alleanza Atlantica, perché, “in piena complementarietà, ne verrebbe rafforzata la Nato”.

Infine ha dichiarato che per garantire la stabilità internazionale e per contrastare chi non rispetta il diritto internazionale, non bastano più gli Stati Uniti da soli, non dobbiamo lasciarli soli”. L’unico modo per aiutare gli Usa è quello di “acquisire vere, efficaci, capacità militari”, sempre con la disponibilità a cooperare per allentare le tensioni, “nel rispetto di indipendenza e sovranità di ogni Stato”. Ha concluso sottolineando che “quelle capacità comuni dell’Unione sono indispensabili, nella speranza di non doverle mai usare”.  

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