Med9, Meloni con Macron e Sanchez: “Attacchi a Unifil inaccettabili e non devono più ripetersi”

La premier durante il vertice Med9 ha affrontato tematiche quali la crisi in Medio Oriente, la questione della competitività europea, i nuovi centri di accoglienza dei migranti in Albania e i rifugiati siriani in Libano e nei vari paesi della regione

Redazione
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato ieri all’undicesimo vertice dei Paesi del Med9, il summit dei Paesi del sud Europa o affacciati sul Mediterraneo, che si è tenuto a Pafos, Cipro. I paesi del Med9 sono: Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Croazia, Slovenia. Hanno partecipato anche il re di Giordania, Abdullah II Al-Hussein, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il tema centrale della riunione informale è stato la crisi in Medio Oriente, ma si è parlato anche della competitività europea.

La presidente al suo arrivo è stata accolta dal ministro dell’Energia della Repubblica di Cipro, Giorgos Papanastasiou, e dall’ambasciatore d’Italia a Cipro, Federica Ferrari Bravo. Meloni si è poi recata al Minthis Resort, sede dei lavori del summit, dove è stata accolta dal presidente della Repubblica cipriota, Nikos Christodoulides.

Meloni sulla situazione in Medioriente

La premier ha dichiarato che il punto principale della discussione del Med9 è stata quella riguardo alle “pre-condizioni per una soluzione duratura in Medioriente” che sono il cessate il fuoco a Gaza e in Libano, la liberazione degli ostaggi israeliani trattenuti da Hamas, e la ricerca di un modo per assistere le popolazioni civili coinvolte. Ha ribadito “il principio due popoli, due Stati” per porre fine al conflitto tra Israele e la Palestina e ha commentato gli attacchi israeliani alle basi militari Onu della missione Unifil in Libano: “Torno a condannare quanto accaduto. Non è accettabile, viola la risoluzione 1701 dell’Onu. Il governo ha protestato con decisione”.

Ha poi dichiarato di aver stilato una dichiarazione comune con il presidente francese Emmanuel Macron e con il premier spagnolo Pedro Sánchez, in cui Italia, Francia e Spagna condannano gli attacchi Unifil: “Questi attacchi sono ingiustificabili e dovranno finire immediatamente”. Per il presidente francese e il primo ministro spagnolo, inoltre, “bisogna cessare la vendita di armi a Israele, unica leva per mettere fine ai conflitti”.  La missione Unifil sarà fondamentale per portare a termine le ostilità, ma ogni scenario viene preso in considerazione, senza nascondere che nel Consiglio di sicurezza Onu il consenso unanime è difficile a causa della presenza della Russia. 

Meloni ha annunciato che durante il G7 della Difesa che si terrà a Napoli dal 18 al 20 ottobre, verrà organizzata “un’iniziativa anche coinvolgendo altre nazioni per implementare i nostri sforzi congiunti per rafforzare le forze armate libanesi, tema su cui l’Italia si spende da tempo e non è sola”.

La premier ha inoltre considerato “preziosa” la presenza del re di Giordania Abdullah II, perché è un leader “estremamente importante in tema di moderazione e ricerca della pace”. La premier ha raccontato di come la Giordania sia stata fondamentale in questi mesi per tutto quello che ha riguardato il lavoro sul piano umanitario e ha sottolineato come l’iniziativa italiana Food for Gaza non sarebbe stata possibile senza la Giordania.

Migranti, competitività europea, rifugiati

Meloni ha parlato anche del tema dei migranti, ribadendo la soddisfazione per l’accordo Italia-Albania, che riguarda i centri per i migranti. La premier ha dichiarato che tra qualche giorno prenderà il via il protocollo tra i due paesi, “che vuole essere esattamente una soluzione innovativa in tema di governo dei flussi migratori e di lotta ai trafficanti di esseri umani”.

La presidente del Consiglio, passando all’Unione Europea, ha definito “cruciale” il tema della “competitività europea”, su cui è il momento di agire. Per Meloni l’Ue deve diventare più autonoma, semplificare il quadro normativo, rilanciare gli investimenti e puntare su settori strategici come l’alta tecnologia, la difesa e l’agricoltura. Gli obiettivi sono chiari, ha detto la premier, quindi ora bisogna capire come realizzarli e con quali risorse e strumenti.

La premier ha anche affrontato il tema dei rifugiati siriani in Libano, Giordania e negli altri Stati della regione, una tematica sempre più importante dopo gli ultimi sviluppi in Medio Oriente. In un comunicato di Palazzo Chigi si spiega che “si è discusso di soluzioni concrete per creare le condizioni affinché i rifugiati siriani possano fare ritorno in Patria in modo volontario, sicuro e sostenibile, in collaborazione con le principali organizzazioni umanitarie presenti nella regione”.

Infine Meloni ha incontrato anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per discutere sugli ultimi sviluppi della crisi mediorientale, della guerra in Ucraina e del Consiglio europeo della prossima settimana. Le due leader hanno affrontato soprattutto i temi migratori e del rilancio della competitività europea.

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