Nel dibattito politico ligure, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Andrea Orlando, ha espresso forti critiche nei confronti del suo avversario Marco Bucci e dell’ex presidente Giovanni Toti. In un video pubblicato sui social, Orlando ha affermato: “Bucci crede che sia giusto non sapere chi finanzia le campagne elettorali e la politica. Ha dichiarato che per lui questa mancanza di trasparenza rappresenta una sicurezza per i cittadini. Ma come può essere considerata trasparente una situazione in cui non si conosce chi ha sottoscritto? Bucci non ha imparato nulla da quanto accaduto in Liguria?”.
Orlando ha sottolineato la necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui vengono gestiti i finanziamenti politici, proponendo un modello di maggiore responsabilità e apertura. “Noi vogliamo costruire una stagione completamente diversa,” ha continuato, “dove sia chiaro chi finanzia le campagne elettorali e si sappia che nessuno può farlo oltre una certa cifra. Nessuno deve avere il potere di influenzare le istituzioni e le loro scelte.”
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Orlando: il programma
In merito al suo programma, il candidato ha chiarito: “Abbiamo deciso di accettare molte sottoscrizioni da tutto il Paese, ma non un euro da chi opera nella sanità privata o da chi lavora con concessioni pubbliche. Questi sono settori in cui la Regione esercita un’influenza decisiva e vogliamo evitare che questa possa essere condizionata.”
Nel video, Orlando ha anche attaccato Toti, sostenendo: “Toti ha sporcato l’immagine della Regione Liguria e noi intendiamo ripulirla. Non possiamo permetterci di ignorare chi finanzia le nostre campagne elettorali, come fa Bucci. Vogliamo essere trasparenti e costruire regole nuove, completamente diverse. Dobbiamo affrontare il problema della corruzione: dove c’è mafia, non c’è democrazia.”
Orlando ha delineato i punti chiave del suo programma, ponendo particolare enfasi sulla trasparenza e sul contrasto ai conflitti di interesse. “Dobbiamo approvare rapidamente una legge contro le porte girevoli,” ha spiegato, “per coloro che passano dalle imprese private alle istituzioni e viceversa. È essenziale combattere i finanziamenti irregolari e i conflitti d’interesse. Vogliamo stabilire osservatori che vigilino sulla trasparenza e sul rispetto delle procedure.”
Queste affermazioni rappresentano una chiara rottura con il passato e un tentativo di costruire un governo più etico e responsabile. Orlando ha dichiarato: “In questa nuova stagione, vogliamo che sia chiaro chi finanzia le campagne elettorali. È fondamentale che nessuno possa influenzare le istituzioni oltre un certo limite.” La sua visione si basa sull’idea che la politica debba essere al servizio dei cittadini e non di interessi privati.
“Non stiamo parlando di cose impossibili,” ha continuato. “Tutti possiamo contribuire a una politica più pulita e trasparente. Chiedo il sostegno di tutte le liguri e tutti i liguri per costruire insieme un governo che non solo parli di legalità, ma che la pratichi ogni giorno.” Orlando ha infine ribadito che “dove c’è corruzione, dove c’è mafia, non c’è democrazia. Dobbiamo essere uniti nel nostro impegno per una Liguria migliore, una Liguria in cui la politica sia un faro di speranza e giustizia.” Queste parole segnano un momento cruciale nella campagna elettorale, evidenziando le differenze tra le visioni politiche dei candidati e ponendo l’accento sulla necessità di una maggiore trasparenza e legalità in Liguria.
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