Nel mezzo delle crescenti polemiche sulle scelte fiscali del governo, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, interviene personalmente per rassicurare il Paese: non ci saranno aumenti di tasse. “Leggo dichiarazioni fantasiose secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse: è falso”, ha dichiarato la premier, respingendo con forza le accuse delle opposizioni che da giorni alimentano il dibattito pubblico su possibili nuovi sacrifici per i cittadini.
Meloni ha scelto i social per chiarire la posizione dell’esecutivo, dichiarando che il governo è impegnato a ridurre la pressione fiscale, in contrasto con le scelte passate dei governi di sinistra. “Noi le tasse le abbassiamo”, ha affermato con fermezza la leader di Fratelli d’Italia, specificando che non verranno richiesti nuovi sacrifici agli italiani.
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Le polemiche su accise e revisione catastale
Le tensioni si sono acuite nelle ultime settimane a seguito di due misure annunciate: il riallineamento delle accise e la revisione dei valori catastali per chi ha beneficiato dei bonus edilizi. Entrambe le proposte hanno generato un’ondata di critiche, con le opposizioni che hanno parlato di nuovi balzelli a carico delle famiglie italiane. Tuttavia, il governo ha respinto queste accuse, precisando che nessuna tassa sulla casa è in arrivo. Il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha spiegato che si tratta di un intervento tecnico volto a migliorare l’interoperabilità delle banche dati catastali, senza impatti negativi per i proprietari.
Anche la Lega e Forza Italia, alleate di governo, hanno preso posizione sul tema. La Lega ha escluso categoricamente qualsiasi “stangata” sulla casa, mentre Forza Italia ha invitato alla prudenza, sottolineando l’importanza di non gravare ulteriormente su casa e famiglia, già fortemente penalizzate.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di FI, ha dichiarato: “Siamo contrari a qualsiasi nuova tassa sulla casa. Basta tasse, non si può aumentare la pressione fiscale”.
Approvato il Piano Strutturale di Bilancio
Nel giorno in cui il Parlamento ha dato il via libera al Piano Strutturale di Bilancio (PSB) da inviare all’Unione Europea, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha rivendicato le scelte del governo in aula. Il PSB, votato sia dalla Camera che dal Senato, punta su 4 priorità: la riduzione del cuneo fiscale, la revisione dell’IRPEF in maniera strutturale, il sostegno alle famiglie, il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione e lo stanziamento di fondi per la spesa sanitaria.
Giorgetti ha sottolineato l’importanza della prudenza nelle scelte economiche del governo, evidenziando come questa strategia abbia permesso di ridurre lo spread di 100 punti base. Il ministro ha anche affrontato il problema della crescita economica, collegandolo alla demografia: in un Paese che invecchia e diminuisce demograficamente, non è possibile immaginare tassi di crescita del PIL al 3 o 4%. Questo, ha avvertito Giorgetti, richiede un approccio realistico e responsabile.
Le critiche delle opposizioni
Nonostante le rassicurazioni del governo, le opposizioni rimangono critiche. Il Partito Democratico ha definito il PSB come un “documento vuoto”, privo di visione e obiettivi chiari, e ha ribadito che questo governo sarà ricordato come quello delle tasse. La segretaria del PD, Elly Schlein, ha attaccato direttamente la premier sulla questione delle accise, accusandola di mentire pubblicamente agli italiani. Simona Malpezzi del PD ha attaccato duramente la Meloni, affermando che “questo sarà ricordato come il governo delle tasse“. Malpezzi ha inoltre criticato l’aumento delle accise e la mancanza di coerenza tra le promesse elettorali e le politiche effettive, descrivendo la prossima manovra come “durissima” per lavoratori e piccole imprese.
Anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha espresso la sua indignazione, definendo le dichiarazioni di Meloni sulle tasse come “bugie”. Le critiche non si limitano solo alla sinistra: Azione e Italia Viva hanno accusato il governo di penalizzare il ceto medio, mentre Alleanza Verdi-Sinistra ha parlato di sacrifici richiesti sempre ai soliti noti.
Il governo di Giorgia Meloni si trova al centro di un acceso dibattito politico e mediatico sulle sue politiche fiscali. Da una parte, la maggioranza difende con forza la propria strategia, basata su disciplina e prudenza; dall’altra, le opposizioni vedono in queste misure un ritorno a politiche di austerità. L’approvazione del Piano Strutturale di Bilancio rappresenta un passaggio cruciale, ma restano ancora molte incognite sui prossimi interventi, soprattutto in tema di tassazione e revisione catastale.
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