Netanyahu al popolo libanese: “Hezbollah ora è debole, riprendetevi il vostro paese”

Il premier israeliano ha spinto i libanesi a liberare il paese "affinché questa guerra possa finire, affinché il vostro Paese possa prosperare di nuovo, affinché le generazioni future di bambini libanesi e israeliani non conoscano né la guerra né lo spargimento di sangue, ma possano finalmente vivere insieme in pace"

Redazione
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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato che Israele giovedì scorso ha eliminato il nuovo leader di Hezbollah, Hashem Safieddine, affermando anche di aver ucciso il sostituto di Safieddine. Inoltre il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha dichiarato di aver scritto a Netanyahu per esprimergli la sua grande preoccupazione riguardo a una legge israeliana che potrebbe vietare all’agenzia Onu per i rifugiati di lavorare nell’area.

Netanyahu: il videomessaggio ai libanesi

In un videomessaggio in inglese Netanyahu ha parlato ai libanesi affermando di aver “degradato le capacità di Hezbollah; abbiamo eliminato migliaia di terroristi, tra cui lo stesso leader Nasrallah, il sostituto di Nasrallah e il sostituto del suo sostituto”. E ora che Hezbollah appare più debole di sempre, la scelta è del popolo libanese: riprendersi il loro Paese e “riportarlo su un percorso di pace e prosperità”, oppure, in caso contrario, “Hezbollah continuerà a cercare di combattere Israele da aree densamente popolate a vostre spese”.

Netanyahu ha dichiarato che i libanesi “meritano di riportare il Libano ai suoi giorni di tranquillità; meritano un Libano diverso” e li ha esortati a non permettere che il loro futuro venga distrutto dai terroristi di Hezbollah. Ha spinto i libanesi a liberare il paese “affinché questa guerra possa finire, affinché il vostro Paese possa prosperare di nuovo, affinché le generazioni future di bambini libanesi e israeliani non conoscano né la guerra né lo spargimento di sangue, ma possano finalmente vivere insieme in pace”.

Guterres scrive a Netanyahu

Il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, parlando ai giornalisti al Palazzo di Vetro, a margine dei lavori del Consiglio di sicurezza, ha dichiarato di aver scritto al premier israeliano. Guterres ha sentito il bisogno di esprimere la sua “profonda preoccupazione riguardo la legge che vieterà a Unrwa – l’agenzia Onu per i rifugiati – di continuare a portare avanti il suo lavoro essenziale nei Territori occupati”.

Il segretario dell'Onu Antonio Guterres
Il segretario dell’Onu Antonio Guterres

Infatti il Parlamento monocamerale israeliano ha approvato nel primo passaggio una legge che vieta all’agenzia Onu di lavorare in Israele e, se approvata in via definitiva, bloccherà qualsiasi attività di assistenza ai rifugiati nell’area. “Questa misura sarà una catastrofe” ha affermato Guterres, accusando poi tutti i soggetti coinvolti nel conflitto nel sud del Libano e a Gaza di “condurre in modo sbagliato questa guerra”. In particolare si è rivolto a Israele.

“C’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nel modo in cui questa guerra viene condotta” ha dichiarato, spiegando che ordinare ai civili di evacuare non li mette al sicuro, perché non hanno un posto sicuro dove andare, né cibo, medicine o acqua. A Gaza e da nessuna parte c’è sicurezza. I civili ovunque devono essere rispettati e protetti, e i loro bisogni primari essere garantiti, inclusi attraverso i sistemi umanitari”. Infine ha concluso parlando degli ostaggi che “devono essere rilasciati” e condannando fortemente “tutte le violazioni alla legge umanitaria internazionale a Gaza”.

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