Liguria, botta e risposta tra Bucci e Orlando: “Bulletto da terza media”

Bucci ha chiesto a Orlando di spiegare la cena elettorale organizzata a Milano, esprimendo sorpresa per il suo comportamento

Redazione
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Marco Bucci ha dichiarato di essere rimasto colpito dal video di Andrea Orlando, notando i segni della presunta aggressione e i suoi occhi tumefatti, segno dello stupore che avrebbe provato. Tuttavia, Bucci ha precisato di non essere d’accordo con il paragone fatto da Orlando con i “bulletti da terza media”, ritenendo che il comportamento dell’avversario fosse più appropriato a un ambiente infantile, con un atteggiamento da “ce lo dico alla maestra”.

Bucci ha spiegato che, dopo tanti anni di carriera politica, Orlando potrebbe non essere abituato a confrontarsi direttamente con un avversario che gli chiede conto delle sue affermazioni. Secondo Bucci, Orlando, abituato a liste blindate e collegi sicuri, avrebbe subito un vero e proprio shock nel trovarsi a parlare con qualcuno di concreto. Ha invitato il pubblico a guardare il video del loro incontro, sottolineando che non c’era stata alcuna aggressione, ma solo domande legittime dalle quali Orlando era scappato. Infine, Bucci ha osservato che ci sono questioni più importanti rispetto ai “capricci” di Orlando.

La campagna in Liguria

La campagna elettorale in Liguria si infuoca ulteriormente con il botta e risposta tra i due candidati. Bucci ha chiesto a Orlando di spiegare la cena elettorale organizzata a Milano, esprimendo sorpresa per il suo comportamento. Orlando ha risposto, affermando di avere consensi anche al di fuori della Liguria e accusando Bucci di non lasciarlo parlare, definendolo un “bulletto”. A questo punto, Bucci ha insistito su alcune affermazioni non veritiere fatte da Orlando riguardo alla diga di Genova, ma Orlando ha ribattuto citando Salvini e il ritardo dell’opera.

Nel frattempo, la Corte di Cassazione ha respinto un ricorso presentato da alcuni cittadini contro l’eleggibilità di Bucci in vista delle elezioni comunali del 2022. I ricorrenti sostenevano che, in quanto commissario per la ricostruzione del ponte Morandi, Bucci avesse beneficiato di un’esposizione mediatica che lo avrebbe favorito. Tuttavia, la sentenza era stata favorevole a Bucci anche nei precedenti gradi di giudizio, e la procura generale gli aveva dato ragione.

Un avvocato vicino a Bucci ha commentato che la sentenza non solo conferma, ma elimina ogni dubbio sulla sua eleggibilità come presidente della Regione Liguria, poiché la norma applicata è la stessa. Ha sottolineato che è fallito il tentativo di ribaltare l’elezione del sindaco attraverso vie giudiziarie, insinuando che l’opposizione in consiglio comunale potesse essere coinvolta in questa operazione.

Il viceministro del Mit, Edoardo Rixi, ha deciso di intervenire, attaccando Orlando per aver criticato il sostegno economico dei privati ai candidati, mentre lui stesso avrebbe organizzato cene di finanziamento a Milano, sperando che la cittadinanza di Genova non se ne accorgesse. In risposta, il Comitato Orlando ha ribadito che non avrebbero accettato finanziamenti dalla sanità privata o da chi opera con concessioni pubbliche, ponendo la domanda su da chi Rixi e Bucci avessero ricevuto sostegno economico.

Infine, alcuni senatori del PD, Annamaria Furlan e Lorenzo Basso, hanno espresso preoccupazione per il comportamento di Bucci, che, nel suo ruolo istituzionale di Sindaco della Città metropolitana, avrebbe attaccato e provocato Orlando anziché affrontare i temi importanti per la regione. Hanno sottolineato che alzare i toni e deviare dalle questioni cruciali non contribuisce a vincere le elezioni, ma allontana i cittadini dalla politica e dalle istituzioni.

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