Caos treni, Salvini: “Colpa di una ditta privata” e viene sospeso contratto con RFI

Gli operatori della ditta, nella notte tra martedì e mercoledì, avrebbero puntato un chiodo su un cavo elettrico che arriva fino alla centralina di controllo della sala operativa di Roma Termini

Redazione
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Il blocco dei treni che ha fermato per ore e ore ieri la Capitale e anche il resto d’Italia, è un evento che ha avuto conseguenze molto gravi. Il problema è stato riconosciuto in un chiodo piantato dove non avrebbe dovuto essere, che ha colpito direttamente un cavo collegato alla centrale operativa di Termini. A preoccupare è il fatto che l’allarme non è mai partito. 

Centinaia di treni cancellati, ritardi che arrivavano anche a 4 ore, disagi incredibili a pendolari, turisti e in genere a tutti i passeggeri che hanno vissuto una mattinata d’inferno piena di incertezze e senza risposte da parte di chi di dovere. In tutto questo caos gli utenti delle ferrovie, le opposizioni e i social si sono scagliati contro il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Salvini: “Colpa di una ditta privata”

Salvini ieri aveva dichiarato la necessità di verificare l’accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza: “Chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere. Poi il tempo di reazione di fronte a questo errore non è stato all’altezza della seconda potenza industriale d’Europa”.

Nelle ore successive il ministro ha poi dichiarato che il colpevole di tutto questo putiferio si deve riconoscere in una ditta privata che stava lavorando sulla linea che si è poi danneggiata. “Ho preso nomi e codice fiscale di chi ha lavorato male” ha rassicurato il premier. E questa mattina la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha sospeso qualsiasi attività con la ditta in questione. La firma è avvenuta in questi minuti, dopo le necessarie verifiche. A renderlo noto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Matteo Salvini, ministro dei trasporti
Matteo Salvini, ministro dei trasporti

Il caos nelle stazioni di treni

Tutto è cominciato da un guasto alla linea ferroviaria a Roma che ha interessato prima le stazioni di Termini e Tiburtina e poi ha avuto conseguenze in tutta Italia. Infatti sono stati cancellati oltre 100 treni, tra Alta Velocità, Intercity e Regionali. Subito si era pensato a un attacco hacker, ma con verifiche successive si è scoperto che è stato un errore umano a provocare il caos: i tecnici di Trenitalia e di Rfi hanno parlato di un chiodo piantato “da un’impresa privata” su un cavo elettrico del nodo romano nella notte tra martedì e mercoledì. Quel cavo arriva alla centralina di controllo della sala operativa di Roma Termini.

La circolazione ha iniziato a bloccarsi dalle 6.30 di mattina quando c’è stata una disconnessione degli impianti dei sistemi informativi, sia a Termini che a Tiburtina. I tecnici di Ferrovie e Rfi hanno risolto il problema nel giro di qualche ora e dopo circa tre ore la circolazione ha ripreso, ma le corse cancellate e i ritardi accumulati hanno avuto conseguenze per tutto il resto della giornata, intaccando anche i treni da Napoli a Milano e da Bologna a Firenze.

Caos treni
Caos treni

Il problema di tutta questa vicenda è che non è stato lanciato nessun allarme. L’Ad di Fs Stefano Donnarumma ha spiegato che quando il chiodo è stato infilato, si è tranciato il cavo, ma l’allarme non è partito, nonostante il protocollo dei sistemi di sicurezza lo preveda, perché sono entrate in funzione le batterie che hanno mantenuto tutto acceso fino alle 6 del mattino. Quindi nessuno si è reso conto di quanto stesse accadendo fino a quando le batterie si sono esaurite e ci si è accorti del guasto.

Critiche a Salvini

Durante il caos nelle stazioni, le persone hanno iniziato a puntare il dito contro il ministro dei trasporti, con le opposizioni che lo hanno invitato a dimettersi o a riferire davanti al Parlamento. 

La segretaria del Pd Elly Schlein, per esempio, ha accusato Salvini di non occuparsi “di fare funzionare le ferrovie, pensa solo a come venderle. Il guasto di oggi all’alba nel nodo di Roma, che ha causato oltre tre ore di stop con ripercussioni in tutta Italia dal Brennero a Palermo, è solo l’ennesima pagina dell’odissea quotidiana che vive ogni giorno chi si muove in treno”.

Sui social è poi nata una polemica scaturita dal post di Salvini sulla festa dei nonni, pubblicato nei momenti in cui nelle stazioni si stava verificando il putiferio. Matteo Renzi ha commentato così la vicenda: “Tante volte ho detto che la Meloni è più influencer che statista. Oggi Salvini l’ha superata. Stazione Termini in tilt, Ministro che scappa dai giornalisti a Ostiense ma sui social lui parla dei nonni. Questi non guidano il paese, questi pensano solo ai like”.

E anche  il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia ha ironizzato: “Forse sarebbe il caso che il ministro invece di preoccuparsi della manifestazione di Pontida e di fare sui social gli auguri ai nonni, a cui va tutto il nostro affetto, venisse in Parlamento a spiegare la situazione”. E sotto lo stesso post di Salvini migliaia di utenti hanno commentato con frasi come “probabilmente prima di arrivare” a destinazione “diventerò nonno pure io”.

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