Autonomia, Zaia risponde a Tajani: “Nessuno toglie prerogative allo Stato”

Nel suo discorso, Zaia ha difeso l’autonomia differenziata, chiarendo che nessuna prerogativa dello Stato viene trasferita alle Regioni

Redazione
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Parole forti quelle espresse dal governatore del Veneto, Luca Zaia, in merito alla spinosa questione dell’autonomia differenziata. Le sue parole sono una pronta risposta alle dichiarazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che si era espresso negativamente rispetto l’ipotesi di delegare il commercio estero alle regioni, una delle nove materie non Lep che le regioni possono chiedere subito.

Non c’è alcuna volontà di chiedere 20 ministeri del commercio estero, ma di avere qualche funzione, all’interno di questa materia, che potrebbe essere utile per portare
particolari produzioni venete sui mercati internazionali’
‘, ha affermato Zaia.

Autonomia: le parole di Zaia

Nel suo discorso, Zaia ha difeso l’autonomia differenziata, chiarendo che nessuna prerogativa dello Stato viene trasferita alle Regioni. In risposta alle preoccupazioni espresse dal ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, Zaia ha dichiarato che, nonostante le differenze, “non ci saranno 20 commerci esteri diversi“. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di agevolare le specificità regionali.

Durante una conferenza stampa a Palazzo Balbi, Zaia ha cercato di spiegare che le 23 materie in discussione rimangono prerogative dello Stato e non vengono cedute. Ha portato l’esempio della Protezione civile, che mantiene una gestione nazionale, evidenziando che si tratta di delegare funzioni specifiche, analogamente a come il Ministero dell’Interno ha delegato alle Poste la gestione dei passaporti senza creare nuovi ministeri.

Autonomia e export: la posizione di Zaia

Per quanto riguarda l’export, Zaia ha osservato che ogni Regione ha peculiarità che meritano attenzione. Il governatore ha affermato che il Veneto si concentra sul settore aerospaziale, mentre altre regioni, come l’Emilia-Romagna, sono più orientate verso il biomedicale o l’automotive. “Non stiamo parlando di una rivoluzione, ma di una civile convivenza in un contesto federale”, ha assicurato.

Il consigliere regionale di Lega-Liga Veneta, Filippo Rigo, ha ricordato che la legge sull’autonomia è stata approvata dal Parlamento, inclusi i deputati di Forza Italia, e che essa prevede la possibilità di delegare il commercio estero alle Regioni. Ha espresso il suo disappunto per le critiche di Forza Italia all’autonomia, sottolineando che i veneti non apprezzano questa opposizione. “In un momento decisivo, bisogna scegliere da che parte stare”, ha affermato Rigo.

Zaia ha chiarito ulteriormente che non si tratta di creare 20 ministeri del commercio estero, ma di avere alcune funzioni che possano aiutare le produzioni venete a farsi conoscere sui mercati internazionali. Ha ribadito che, se la legge sull’autonomia differenziata dovesse essere annullata, il Veneto ne risentirebbe e ha confermato l’intenzione della Regione di difendere la legge fino in fondo. Questo avverrà anche attraverso un ricorso alla Corte Costituzionale contro le cinque Regioni (Campania, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e Sardegna) che intendono abrogare la legge sull’autonomia differenziata.

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