Gasparri su Israele: “Non possiamo accettare un secondo Olocausto”

Gasparri ha poi discusso del suo partito, Forza Italia, evidenziando il suo ruolo all'interno del Partito Popolare Europeo (PPE)

Redazione
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Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha sollevato preoccupazioni riguardo all’aumento dell’antisemitismo, definendolo un fenomeno “pericoloso” e “intollerabile”. In un intervento su Rainews 24, ha evidenziato come l’informazione possa talvolta diventare un veicolo di questo odio, esprimendo rammarico per la presenza di sentimenti ostili anche all’interno della Rai. Gasparri ha raccontato di aver ricevuto attacchi in una trasmissione del servizio pubblico, che ha deciso di querelare, e ha citato il suo nome in un documento accusatorio di alcuni gruppi politici, sostenendo che tale documento sia stato redatto con la mano esperta di giornalisti e non sia un prodotto spontaneo dei centri sociali.

Gasparri sul Medio Oriente

Nel contesto della crisi in Medio Oriente, Gasparri ha parlato della situazione attuale in Israele, dove circa 70.000 persone sono state costrette a lasciare il nord del paese a causa del conflitto, con un numero crescente di vittime tra civili, tra cui donne e bambini. Ha dichiarato che Israele non può accettare passivamente quello che definisce un “secondo olocausto” e ha rimarcato l’importanza di difendere Israele come l’unica democrazia della regione. Gasparri ha espresso la sua opinione sulla necessità di creare due stati per due popoli, sottolineando il desiderio di pace e stabilità.

Gasparri e Unione europea

Gasparri ha poi discusso del suo partito, Forza Italia, evidenziando il suo ruolo all’interno del Partito Popolare Europeo (PPE). Ha affermato che l’Europa deve mantenere i suoi valori di libertà e democrazia e ha manifestato preoccupazione per l’emergere di gruppi estremisti in vari paesi europei, compresi alcuni lander della Germania. Secondo lui, questo fenomeno è in parte dovuto all’inefficacia dell’Unione Europea nell’affrontare questioni come l’immigrazione, che ha alimentato estremismi dannosi.

Gasparri ha chiarito che non tutti i gruppi a destra del PPE sono da considerare in modo negativo, facendo riferimento a figure come Viktor Orbán, precedentemente membro del PPE, il cui governo è stato legittimamente eletto in Ungheria. Ha sostenuto che è fondamentale fare distinzioni e non generalizzare.

Infine, Gasparri ha ribadito l’importanza di un’Europa unita, avvertendo che la frammentazione ci renderebbe più vulnerabili di fronte a sfide globali come la concorrenza cinese, la crescita dell’India e i flussi migratori dall’Africa. “Se non siamo uniti e coesi, non contiamo nulla”, ha concluso, sottolineando la necessità di una visione comune per affrontare le sfide future.

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